Un Varese caparbio acciuffa il pari in extremis

Con la forza della disperazione, con il guizzo dell’ultimo assalto, il Varese guadagna il primo punto della stagione agguantando un pareggio 1-1 con il Modena quando tutto faceva presagire il ko. Eroe del giorno Michele Franco, entrato in campo dopo l’espulsione di Lazaar (doppia ammonizione, come Corti a Cesena: un po’ troppo) e propiziatore della rete biancorossa che in realtà è un autogol di Minarini, con palla toccata anche dal portiere.
Un punto che non risolve i problemi della squadra di Sottili, volenterosa e compatta ma non in grado di trovare i colpi decisivi: Neto non è ai suoi livelli abituali, Bjelanovic ci prova ma in fase offensiva manca quello che dovrebbe dare Pavoletti. Non a caso gli attaccanti sono a zero gol in quattro gare ufficiali tra campionato e coppa. E alle spalle delle punte ci vorrebbe qualcuno in grado di accendere la luce più spesso di un Damonte (sufficiente) che ha trovato davvero poco aiuto da uno spaesato Pasa.
Detto questo però, una sconfitta sarebbe stata ingiusta, perché comunque il Varese è andato vicinissimo al gol nel primo tempo (traversa di Lazaar) ed è andato sotto solo dopo la già citata e ingenua cacciata del terzino marocchino. Nel complesso quindi un punto sufficiente e meritato, che non permette il “salto in alto” alla squadra di Sottili ma che le consente di non riempirsi di paura dopo due soli turni. A Latina, domenica prossima, si dovrà però andare all’assalto per mettere in carniere tre punti in un colpo solo, sperando che ci sia un Pavoletti in più a guidare l’arrembaggio.

COLPO D’OCCHIO – Ai 1.799 tifosi che hanno sottoscritto l’abbonamento (leggero rush finale dopo la “spinta” data dalla nostra intervista al presidente Laurenza) se ne aggiungono altri 800 per osservare il Varese nella prima uscita interna di Serie B. La Curva Nord festeggia i 15 anni dei Blood Honour, ringraziati anche da uno striscione sollevato dai giocatori prima del via; discreta presenza di sostenitori ospiti nella curva opposa. In tribuna anche Edo Gorini, recordman di presenze con il Varese, e l’ex mister Benito Carbone.

CALCIO D’INIZIO – Alle prese con diversi problemi tra infortuni e squalifiche, Stefano Sottili ricorre a qualche mossa a sorpresa per l’undici iniziale. Soprattutto stupisce la presenza dall’inizio e sulla sinistra di Ferreira Pinto, in procinto di passare al Lecce; più prevedibile invece Bjelanovic in attacco accanto a Neto e Pasa a centrocampo mentre Spendlhofer prende il posto di Ely colpito dall’orticaria. Tutto invariato rispetto a settimana scorsa per Walter Novellino che mette il pericoloso Mazzarani alle spalle del giovane talento Babacar, scuola Fiorentina. Assente l’ex Dalla Bona, infortunato.

IL PRIMO TEMPO – Un lampo firmato Lazaar illumina il cielo di una prima frazione piuttosto equilibrata. L’azione più bella è del giovane terzino marocchino che al 22′ centra la traversa con un tracciante da 25 metri (foto) che dopo aver colpito il legno rimbalza sulla linea senza varcarla, strozzando in gola l’urlo di Masnago. Prima e dopo si vede un Varese molto diligente, fin troppo, visto che la azioni orchestrate dai biancorossi sono ricche di impegno ma mancano di concretezza nella trequarti difensiva di un Modena che sa come difendersi. Non è però una prova a senso unico, perché i canarini, ispirati da Molina più che da Mazzarani, cercano spesso i guizzi di Babacar; il centravanti ospite trova però di fronte uno Spendlhofer molto determinato e migliore di un Rea apparso piuttosto impreciso.
Da annotare sul taccuino i gialli a Zecchin, Garofalo e Lazaar e qualche conclusione a rete, nessuna delle quali pericolosa come quella della traversa colpita dal Varese (tra l’altro dopo bella combinazione a sinistra tra Ferreira Pinto e lo stesso Lazaar). Meglio comunque le difese degli attacchi, con Spendlhofer attento su Babacar e Zoboli, poi uscito per un problema muscolare, ottimo di testa sui cross varesini.

LA RIPRESA – L’avvio del secondo tempo fa però squillare alcuni campanelli d’allarme in casa biancorossa, con il Modena che comincia a chiudere Rea e compagni nella propria metà campo. Chi casca nella trappola con entrambe i piedi è Lazaar: prima rischia per un intervento in area su Molina che accentua la caduta, poi azzoppa un rivale a metà campo e viene graziato dall’arbitro, infine abbatte Mazzarani per rimediare a un brutto retropassaggio di Ferreira Pinto. Secondo giallo a questo punto inevitabile e Varese in 10 con 35′ ancora da giocare.
Sottili mette Franco a presidiare la fascia sinistra, e toglie lo stanco Bjelanovic per Calil, ma è il Modena a gioire quando scocca il 25′. Palla messa in area da sinistra e Babacar perfetto a indovinare l’angolino con una girata in occasione dell’unico errore di Spendlhofer. Sotto di un gol e di uomo, Sottili prova a mettere in campo anche la freschezza di Forte, mentre sul versante opposto Novellino cerca di addormentare la partita, spezzandola con le sostituzioni residue. Quando si entra sul rettilineo finale, il Varese prova a gettare sul terreno di gioco le ultime forze e l’adrenalina della disperazione: i biancorossi guadagnano punizioni e corner, il Modena si chiude a qualche modo e deve ringraziare Manfrin per un salvataggio in area su un cross pericoloso di Damonte. Ma quando l’orologio indica il minuto 45, ecco il pareggio: Neto allunga un pallone per Franco che sulla sinistra salta secco un avversario e spara un cross teso a centro area. Minarini, ammonito poco prima per un fallaccio, completa la sua serataccia con un intervento maldestro (foto) che Manfredini non riesce a rimediare: palla in fondo al sacco e urlaccio di gioia di tutto Masnago. Il punto vale un bicchiere mezzo pieno e la certezza che questo Varese ha la caparbietà tra le armi a propria disposizione. E per questa sera va bene così.

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