Arcisate Stabio, il Consiglio regionale pronto a discutere l’intervento
Verrà discussa una mozione urgente per impegnare il governo lombardo ad intervenire il più presto possibile e a tutto campo per la risoluzione dei problemi che bloccano il cantiere varesino
Una mozione urgente per impegnare il governo lombardo ad intervenire il più presto possibile e a tutto campo per la risoluzione dei problemi che bloccano il cantiere varesino dell’Arcisate-Stabio. Il consiglio regionale è pronto a discutere una mozione firmata da tutti i gruppi consigliari rappresentati in aula che impegni direttamente tutta la Giunta Maroni a coinvolgere il Governo e tutti i rappresentanti del territorio in un tavolo permanente per sbloccare immediatamente i lavori.
Rilevato che:
l’azienda conferma che i lavoratori sono posti in CIG ordinaria e a zero ore e, in un dedicato incontro con le OO.SS, saranno approntate le procedure per i licenziamenti collettivi;
Preoccupati e consapevoli delle conseguenze che tale scelta determina sul territorio;
Ritenuto che:
Regione Lombardia, nonostante non abbia responsabilità dirette in merito ai lavori per la realizzazione del collegamento ferroviario, debba garantire il massimo impegno per favorire la prosecuzione e l’ultimazione dell’opera;
IMPEGNA IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA E L’ASSESSORE COMPETENTE:
-A mettere in atto tutte le iniziative per scongiurare il licenziamento dei lavoratori;
-a sollecitare “Rete Ferroviaria Italiana” e ad attivare immediatamente il Governo anche perché il Cipe assuma le decisioni necessarie per la soluzione definitiva per le problematiche relative allo smaltimento delle terre provenienti dagli scavi, e in generale a riattivare il cantiere e a concludere l’opera nel più breve tempo possibile;
-a convocare con la massima urgenza il primo incontro di un tavolo permanente che veda la partecipazione di tutti i soggetti interessati: “Rete Ferroviaria Italiana”, ICS Grandi Lavori S.p.A, Enti Locali, Sindacati, ARPA, Ministero, Consiglieri regionali del territorio, ecc; nel quale, a partire dagli accordi già sottoscritti al 25 ottobre 2011 e il 4 maggio 2012 si individuino soluzioni condivise e formalizzate al problema dello stoccaggio e smaltimento dei materiali di scavo e degli eventuali extra costi con la definizione di tempi certi e modalità puntuali per la ripresa dei lavori e il completamento dell’opera.
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