Cimberio, la “lunga strada” è iniziata

Presentazione a Villa Recalcati per i biancorossi di Frates. Lo sponsor: «Vorrei appendere uno stendardo con il mio nome sotto la volta del palazzetto». Stoccata alla Federazione da Dario Galli

C’è un patrimonio fatto di 3.167 abbonati alle spalle della Pallcanestro Varese, che questa mattina ha vissuto il suo tradizionale appuntamento con le istituzioni a Villa Recalcati. La squadra biancorossa è stata accolta per la presentazione che precede i primi impegni agonistici e in qualche modo è stata preceduta da questa cifra record (neppure i Roosters post scudetto erano arrivati a un numero così alto di tessere), che rappresenta uno stimolo in più per il club di piazza Montegrappa e per gli uomini affidati a Fabrizio Frates.
Certo, in un’occasione del genere i tanti abbonati non erano gli unici virtualmente presenti: nella sala consiliare della Provincia aleggiava anche la presenza della Cimberio dello scorso anno, quella che ha fatto sognare tutti i tifosi salvo fermarsi a un passo da scudetto e Coppa Italia. Un fantasma che tutti provano a esorcizzare, a partire da Roberto Cimberio che ha trovato parole azzeccate: «L’anno scorso gli "indimenticabili" hanno vinto per tutto l’anno, salvo perdere alla fine. Loro – ha proseguito, indicando i giocatori – saranno gli "incredibili": hanno iniziato il precampionato con qualche sconfitta, ma li aspettiamo vincenti quando ci saranno in palio i trofei».
Un’aspettativa quindi alta, e non solo per la famiglia che da sette anni mette il proprio nome al centro delle maglie biancorosse. La stessa società non nasconde qualche ambizione per bocca di Michele Lo Nero, presidente del consorzio di oltre 80 aziende che possiede il club: «Questa squadra secondo noi ha moltissimo talento e siamo sicuri che con ciò si può davvero andare lontano. Ma – avverte – al talento vanno aggiunti equilibrio e voglia di fare, ma sappiamo che staff e giocatori sono dotati di tutte e tre queste componenti». Lo Nero ha inoltre voluto ringraziare Cecco Vescovi (foto a lato), formalmente ancora presidente ma in procinto di lasciare la carica più alta per tornare a occuparsi al 100% del settore tecnico: per questo, dopo un triennio in primissima fila, Vescovi ha semplicemente salutato senza sedersi tra le autorità. Lì ha invece preso posto il padrone di casa, Dario Galli, che ha ricordato la crescita in questi tre anni di consorzio e società e che non ha fatto mancare una stoccata ai piani alti del mondo del basket: «Dico a quei signori che se anche vincesse una volta Varese non sarebbe una tragedia: non bisogna sempre e per forza far vincere gli altri…». E chissà se i dirigenti Fip presenti (Sacchi, provinciale, e Salvetti) hanno preso nota, per riferire alle alte sfere.
Ancora da Roberto Cimberio, che ha portato anche i saluti del cavalier Renzo («Oggi non c’è, ma sarà regolarmente in tribuna, a tifare e a dire la sua agli arbitri…»), è arrivata la sferzata più importante: «Da parte nostra non ci sarà la crisi del settimo anno: siamo abituati a un "crescendo" di promesse che sono sempre state mantenute da Cecco. Siamo partiti da una retrocessione e arrivati fino a sfiorare lo scudetto. Poche società hanno legato così a lungo il proprio nome a una squadra; mi piacerebbe dire che è arrivato il momento di vincere qualcosa: vorrei mettere uno stendardo con il nome Cimberio sulla volta del palazzetto».
La prima occasione è, come noto, la Supercoppa dell’8 ottobre da giocare in casa di Siena, tanto per cambiare; in precedenza però ci sarà il round di qualificazione all’Eurolega che sarà disputato a Vilnius. Appuntamenti per cui si sta preparando la squadra di Frates, con il coach impegnato anche a dribblare alcuni acciacchi fisici: «Varese deve giocare e compete sempre al massimo dei livelli; la squadra passata è indimenticabile ma vorrei che anche la nostra storia sia ricordata in futuro». Il tecnico non dimentica il supporto della gente: «Abbiamo colto l’affetto e l’amore dei tifosi fin dal giorno del raduno; in molti ci hanno seguito anche nelle amichevoli in Valtellina; tutto ciò ci deve aiutare a dare sempre il 110% quando andiamo in campo».
La mattinata ha portato con sé anche l’intervento di Hubert Puech d’Alissac, dirigente di Teva, sponsor farmaceutico sempre più presente sulle maglie di Varese e marchio confermato anche per quanto riguarda il settore giovanile. E a proposito di maglie, la Cimberio ha iniziato a indossare le celebri "tre strisce" di Adidas: «Siamo tornati dopo alcuni anni a sostenere una squadra del campionato italiano: cercavamo un team prestigioso e blasonato in linea con il nome della nostra azienda e Varese ha tutti questi requisiti» ha spiegato Federico Zurleri, accostando la formazione biancorossa a Panathinaikos e Real Madrid, altre due "big" europee vestite dal marchio tedesco.
Infine spazio alla consorella della Cimberio, la squadra dell’Handicap Sport di basket in carrozzina che è rinata proprio sotto l’ombrello del consorzio e che al secondo tentativo, nella stagione scorsa, ha vinto il proprio campionato di B approdando ora alla Serie A2.

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La Cimberio 2013-2014 a Villa Recalcati 4 di 12
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Pubblicato il 24 Settembre 2013
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