Convenzione illegittima? Il Pd chiede chiarezza

Il Pd ha presentato un'interpellanza scritta della convenzione stipulata con due nidi "gemelli": «Violato il decreto regionale». L'assessore Maida: «chiedono risposte per poi cercare visibilità sui giornali»

Lunedì 30 settembre il consiglio comunale discuterà le convenzioni per quattro unità di offerta socio-educativa per la prima infanzia. Ma a fare discutere sarà sicuramente l’interrogazione presentata dal Pd su uno di essi, o meglio l’accorpamento di due ex nidi famiglia “Sulle tue tracce”. Nel testo presentato e firmato dai tre consiglieri del Partito Democratico si chiede conto all’Assessore Salvatore Maida della convenzione stipulata lo scorso anno. «Ci tengo a precisare che la mia posizione e quella del partito non è contro le convenzioni con le strutture private- spiega Mauro Zaffaroni– ma chiediamo che pubblico e privato siano trattati con pari dignità e che non ci siano favori».

I quesiti posti nell’interpellanza mettono infatti in dubbio la legittimità della convenzione che non avrebbe – secondo i Democratici – rispettato le normative poste dal decreto regionale 20588/2005. «Ci chiediamo infatti se la presenza di dieci bambini in un unico stabile condivisi da due nidi famiglia gemelli sia corretta, quando il massimo consentito dalla legge è cinque per nido, mi pare si sia trovata una scappatoia. Inoltre lo stabile è accatastato come “laboratorio arti e mestieri” quando i nidi dovrebbero nascere per legge in una dimora domestica. Per non parlare infine del fatto che le convenzioni andrebbero concesse ad associazioni operanti da almeno un anno, queste erano nate solo sei mesi prima».

Il documento spiega poi come “l’associazione famigliare “Sulle tue tracce”, priva dei requisiti tecnici per la gestione dei nidi-famiglia, si avvale della cooperativa ausiliaria “Porta Nuova Società Cooperativa arl” a partire dal ventun febbraio dello scorso anno”. «Ci chiediamo quindi-conclude Zaffaroni- se i nidi in questione percepiranno ugualmente il contributo previsto dalla convenzione, relativamente al periodo dal tre settembre al ventun febbraio, non sussistendo in quel periodo i requisiti per potersi convenzionare».

Chiamato in causa l’assessore Salvatore Maida risponde polemico sulle modalità: «L’interrogazione presentata è a risposta scritta peccato che poi il Pd vada a pubblicizzarla sulla stampa per avere visibilità. Vedo un’incongruenza: o si attendono le risposte, che arriveranno nei termini previsti, o avrebbero dovuto fare un’interpellanza». Sull’utilità delle convenzioni poi chiarisce.«Voglio solo dire che per la nostra amministrazione le convenzioni servono per andare incontro alle esigenze dei cittadini no certo per favorire il privato. Noi con quest’ultimo ci collaboriamo per dare risposte alla cittadinanza, ecco il nostro spirito. Tutto il resto è solo propaganda politica».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Settembre 2013
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