Cimberio battuta in casa, ora l’Eurocup è in salita
Il black out nel secondo quarto costa caro alla squadra di Frates che lascia strada all'Asvel Villeurbanne (78-85). Varese arriva sino a -5 ma poi i francesi se ne vanno di nuovo
Risuona la “Marsigliese” – e non per modo di dire – sotto la volta del PalaWhirlpool: la cantano a pieni polmoni i venti tifosi del Villeurbanne, prima formazione a battere quest’anno la Cimberio sul parquet di casa per altro con pieno merito. Il finale, comodo nelle misure per i verdi di Francia (78-85) è frutto di quanto accade molto prima, nel cuore del secondo periodo, quando Varese si lascia sfuggire i rivali che in pochi minuti raggiungono anche i 15 punti di vantaggio (poi si arriverà sino a +18) approfittando di un lungo passaggio a vuoto dell’attacco biancorosso. Non che la difesa faccia meglio come mostrano le cifre dell’intervallo: l’Asvel va al riposo con il 71% da 2 e con almeno sei contropiedi facili facili dopo gli errori al tiro di Varese (con Frates che dimentica di chiamare timeout per 9′). Giusto ricordare – lo facciamo subito – che la Cimberio ha dovuto rinunciare a Ebi Ere per i postumi dello stiramento subito domenica scorsa e ciò ha indubbiamente pesato sull’economia globale del match. Però è altrettanto vero che l’assenza del capitano non può e non deve essere un alibi (lo dirà anche Frates nel dopogara) per quei 51 punti subiti nei primi 20′ che hanno segnato anche il resto del match. La cosa buona è che Polonara e compagni non hanno pensato di averla già persa al rientro negli spogliatoi: Varese ha saputo reagire, ha finalmente lavorato con risultati in difesa (bene De Nicolao in questo passaggio) e dopo aver messo a segno un paio di triple ha anche trovato maggiore fluidità in attacco. La rimonta è diventata realtà – con Hassell di nuovo solido sotto i tabelloni – ma si è infranta proprio nel momento più difficile per Villeurbanne: sotto di soli 5 punti Coleman ha sbagliato due liberi e i francesi in un amen hanno riallargato il punteggio. Mantenendosi a distanza di sicurezza in tutto l’ultimo quarto. Ora la situazione in Coppa si complica: Varese è quinta da sola a quota 2 e settimana prossima sarà a Valencia, sconfitta di misura a Lubiana e per questo ancor più pericolosa. Mentre in campionato domenica si gioca di nuovo a Masnago contro la Sidigas di Vitucci, per cui il pubblico ha già iniziato questa sera a provare i cori…
COLPO D’OCCHIO – Tremila spettatori per la seconda prova europea a Masnago e clima adeguato al meteo esterno, almeno all’inizio: freddo e uggioso. Poi il pubblico reagirà agli avvenimenti in campo, anche iniziando a tirare in ballo il prossimo ospite, Frank Vitucci.
PALLA A DUE – Ebi Ere in borghese non è il miglior biglietto da visita per la serata: l’ala resta a guardare i compagni per via di un problema muscolare e così Frates deve varare un quintetto con Polonara e Sakota in campo contemporaneamente. I francesi di Vincent si affidano soprattutto a Jackson ma anche ai tanti muscoli da sfruttare sia tra gli esterni sia sotto i tabelloni dove cominciano Sy e Nsonwu.
LA PARTITA – Primo tempo di studio tra le due squadre che scelgono la formula del botta e risposta per far crescere il punteggio sino al 19-22 del decimo. Coleman fa e disfa: suo il primo vantaggio varesino, sue le forzature da cui l’Asvel trova modo di ripartire con contropiedi rapidi e a segno. Arma che Vincent può utilizzare anche in un secondo quarto che per Varese vale una grandinata senza ombrello, in aperta campagna. L’Asvel prosegue a piazzare le sue azioni ficcanti dopo ogni errore biancorosso, Frates decide di portarsi i timeout nella tomba (ne chiama uno, ormai inutile, dopo 9′) e il punteggio collassa a favore dei francesi che toccano il +15 e vanno al riposo sul 37-51.
I muri dello spogliatoio di Varese tremano nell’intervallo per la sfuriata di Frates e, dopo qualche minuto, i risultati degli urlacci si vedono. L’Asvel tocca anche il +18 ma due triple in poco tempo di Coleman e Rush danno il via al miglior momento di Varese, fatto di buona difesa, di rimbalzi ad alta quota e di azioni che vanno a segno con continuità. Polonara vola in contropiede a schiacciare, Hassell colpisce da vicino e l’aggancio è davvero possibile (57-62 a 90” dalla sirena). Qui però Coleman manda sul ferro i liberi del -3 e così Varese viene punita da Morlende e Joseph per il 57-67 del 30′.
IL FINALE – Ci sarebbe tempo per riprovarci, ma stavolta l’Asvel si fa più attento e non permette più alla Cimberio di andare a segno con facilità. L’unica tripla di Keselj e un canestro su azione un po’ fortunosa di Leslie confezionano il -14 biancorosso prima che Sakota e Clark dall’arco riportino Varese sul 66-76. Troppo poco, e così i francesi difendono il gruzzoletto intaccato solo nell’ultimo minuto dai canestri che permettono alla Cimberio di non finire troppo lontano (78-85). Ma il fattore campo ormai è saltato.
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