Duemilalibri, tra narrativa e sociale
Dal ricordo di Piero Chiara al dramma dell'Ilva di Taranto e dell'industrializzazione forzata. E ancora la sicurezza sul web e gli "angelici delitti"
Tra storia, saggistica, narrativa, nei giorni di martedì 15 e mercoledì 16 ottobre Duemilalibri propone nuovi appuntamenti: due giorni settimanali di appuntamenti molto vari, dal drammatico racconto della "Generazione Ilva" raccontata da Tonio Attino al ricordo per immagini e parole di Piero Chiara (tradizionale appuntamento gallaratese legato al Premio Chiara), dall’incontro sulla sicurezza sul web per bambini e ragazzi promosso da Associazione PerCorsi Senz’Età alle short stories di "Angelici delitti" raccolte da Silvio Raffo. Il programma completo si trova qui sotto.
È possibile, inoltre, visitare la mostra coi manifesti storici del Teatro Delle Arti (Palazzo Borghi, municipio, via Verdi 2) e l’esposizione fotografica dedicata a Gabriele Basilico: le immagini si trovano nello spazio allestito a Palazzo Minoletti in piazza Garibaldi dalle librerie Biblos – Mondadori, Carù e Rinascita, partner del Comune nell’organizzazione della rassegna, per la vendita di volumi col 10% di sconto. Il programma completo è disponibile sul sito dedicato www.duemilalibri.it
MARTEDI’ 15 OTTOBRE
Ore 17.00 – Il Melo
Maria Agostina Pellegatta
Ferragosto in macramè
Emmeeffe, 2013
Un paio di settimane di vacanza a Santa Maria Maggiore sotto il sole d’agosto. L’incontro in albergo con diverse donne arrivate da Busto Arsizio, da Borgomanero, da Milano. Signore di una certa età che non si sono mai arrese, che hanno voglia di parlare, di raccontare, di mantenere vivi i ricordi, le emozioni e le storie. Al centro di tutto la partecipazione della donna alla vita, alle battaglie e alla crescita della nostra società a partire dalla ricostruzione dell’Italia dopo una guerra terribile e disastrosa con una sconfitta amara e umiliante. Il lavoro, la scuola, lo studio, la cultura come strumenti fondamentali per ripartire verso il futuro e con le donne in prima linea, consapevoli che l’emancipazione difficilmente può imboccare altre strade.
Maria Agostina Pellegatta nata a Cassano Magnago nel 1938, è stata la prima donna in provincia di Varese eletta alla Camera dei Deputati nel maggio del 1972, rieletta poi nel 1976 ed entrata in Senato nel 2006, ha dedicato la vita alla politica e con questo suo esordio letterario non si allontana dalla gente, dalle donne e da quella vita di tutti i giorni che, a guardar bene, è sempre ricca di poesia e sentimento.
Presenta Claudia Giussani, coordinatrice del Sistema Bibliotecario Consortile “Antonio Panizzi” di Gallarate.
Ore 18.00 – Scuderie Martignoni
Silvio Raffo
Angelici delitti. Incubi in azzurro e nero
La vita felice, 2013
Se è vero che il delitto è la più raffinata delle arti, difficilmente si potranno trovare nella letteratura contemporanea resoconti di delitti più sofisticati e aristocratici di quelli illustrati nelle short stories degli "Angelici delitti" di Silvio Raffio. Il filo rosso che unisce questi racconti è la totale assenza di responsabilità o senso di colpa degli assassini: che si tratti di bambini prodigio abbandonati dalle madri, di artisti o attori del cinema, zitelle sessuofobe o giovani aspiranti vedove, tutti sono determinati nel portare a termine i loro piani criminosi come un’opera d’arte ma ancor di più di risanamento, compensazione di una qualche nefanda iniquità per cui non sono previste punizioni nel codice penale. L’altra assenza che si riscontra è quella dell’istituzione: non troverete mai un’uniforme di poliziotto o un pedante commissario. I conti si regolano tutti ‘en famille’, quanto più cruenta la modalità dell’esecuzione, tanto più beve il tocco della scrittura, anche per conferire alle vicende quel senso di straniamento dalla realtà che manca alla produzione letteraria odierna. Todorov, nel saggio La ‘letteratura fantastica’, esalta il particolare status dell’"esitazione" in cui un certo genere di scrittori pone il lettore, inducendolo a chiedersi in quale specie di anomalo universo è stato trasportato: è questo che si prova leggendo Silvio Raffio, e alla fine della lettura la realtà sembra un susseguirsi di banali nessi pretestuosamente logici.
Silvio Raffo, nato a Roma, vive a Varese dove insegna. Ha al suo attivo una copiosa produzione di narratore (nove romanzi, fra cui La voce della pietra, finalista al Premio Strega 1997, e i recenti Eros degli inganni, Giallo matrigna, La Sposa della Morte), di poeta (Lampi della visione, Premio Gozzano 1988, Maternale, Premio Salò 2008, Al fantastico abisso, Premio Valdicomino 2012), traduttore (Emily Dickinson, Sorelle Bronte, Dorothy Parker, Edna St. Vincent-Millay, Sara Teasdale, Christina Rossetti, Wendy Cope), saggista e drammaturgo. Questi sono i suoi primi racconti che vengono pubblicati.
Presenta l’incontro Carlo Bonomi.
Ore 21.00 – Teatro del Popolo
Piero Chiara nel centenario della nascita
Con Romano Oldrini, Matteo Inzaghi, Mauro Novelli e Bambi
Lazzati
Proiezioni di stralci di un documentario realizzato dalla T.S.I. Incontro sulla narrativa di Piero Chiara, maestro nel genere letterario del racconto breve. Sarà sviluppato anche il rapporto tra la sua letteratura e le trasposizioni cinematografiche.
Piero Chiara nacque a Luino nel 1913 e morì a Varese nel 1986. Scrittore tra i più amati e popolari del dopoguerra, esordì in narrativa piuttosto tardi, quasi cinquantenne, su suggerimento di Vittorio Sereni, suo coetaneo, conterraneo e grande amico, che lo invitò a scrivere una delle tante storie che Chiara amava raccontare a voce. Da Il piatto piange (Mondadori, 1962), che segna il suo esordio vero e proprio, fino alla morte, Chiara scrisse con eccezionale prolificità, inanellando un successo dopo l’altro. A lui è dedicato il Premio letterario Piero Chiara, istituito nel 1989 dal comune di Varese.
MERCOLEDI’ 16 OTTOBRE
16 OTTOBRE
Ore 9.00 – Scuderie Martignoni*
Ore 18.00 – Scuderie Martignoni
Tonio Attino
Generazione Ilva. Gli ulivi, le industrie, il boom, il declino,
l’inquinamento… la tragica parabola di una terra illusa
dall’acciaio, tradita dallo Stato
Besa, 2013
C’erano i pescatori, i contadini, i pastori. Poi arrivò l’industria. Sradicò masserie e migliaia di ulivi sostituendoli con duecento ciminiere e con l’acciaieria più grande d’Europa. Negli anni Sessanta una città povera del Sud italiano divenne la più ricca di tutte grazie alla fabbrica dello Stato: l’Italsider. Richiamò americani e giapponesi, accolse trentamila lavoratori. Fu una rivoluzione. Cinquantadue anni dopo, Emilio Riva, l’imprenditore cui lo Stato ha consegnato la fabbrica nel 1995, è accusato dalla magistratura di disastro ambientale. Lo stabilimento in cui si produce un terzo dell’acciaio italiano è finito sotto sequestro e l’Ilva – la vecchia Italsider – non è più un sogno: uccide. Taranto è ripiombata nella disperazione, come se una macchina del tempo l’avesse riportata indietro di mezzo secolo. Ecco la storia di uno scandalo, di un fallimento, di una generazione illusa dall’età dell’acciaio. E di un Sud occupato e sfruttato in cui centinaia di migliaia di persone hanno osservato senza muovere un dito uno stravolgimento gigantesco. Eppure era tutto bellissimo. "Sembra di stare ai tropici" sussurrò Walter Tobagi quando, per un istante, volse la schiena alle ciminiere e guardò il mare.
Tonio Attino, giornalista, ha lavorato per "Quotidiano di Taranto", Lecce e Brindisi, per "La Stampa" di Torino, collaborato con diverse testate tra cui la Rai, "L’Indipendente", "Mf", "Capitale Sud" e ha insegnato diritto dell’informazione al master di giornalismo dell’università di Bari. Attualmente lavora al "Corriere del Mezzogiorno". Con Generazione Ilva si è aggiudicato il Premio Letterario Casentino 2013, riconoscimento speciale della giuria per sezione narrativa-saggistica.
Presenta la giornalista Rosi Brandi.
*Incontro per le scuole, aperto al pubblico
Ore 17.00 – Palazzo Borghi (Un tè… in Comune)
Enzo Ciaraffa
L’armata emotiva. L’emotività è l’arma segreta degli italiani o
la loro prima emergenza nazionale?
CASA edizioni, 2012
L’Armata emotiva: sprazzi di storia del nostro Paese, analizzata in modo semiserio – ma mai dissacrante – da un vecchio soldato. L’autore ha basato il libro sul presupposto che l’Italia e le sue Forze Armate recano in sé i germi dei medesimi vizi e virtù. A fare da collante tra gli uni e gli altri egli pone quella che ritiene essere l’arma segreta degli italiani, ossia l’emotività, quell’emotività che a volte si è rilevata una risorsa, altre volte una vera emergenza nazionale. Seguendo questo filo conduttore, il libro è un inseguirsi di personaggi e di episodi, alcuni del tutto sconosciuti, che raccontano in modo diverso la storia del nostro Paese. Alla fine, però, la protagonista del libro, l’emotività, ne esce trionfante, giacché è proprio grazie ad essa “che le nostre Forze Armate sorreggono l’Anima con i denti da 150 anni”.
Enzo Ciaraffa, nato in un paesino della Campania nel 1949, è Tenente Colonnello a riposo dell’Esercito Italiano, grado conseguito iniziando la carriera come militare di leva. Giornalista pubblicista, collabora con alcuni quotidiani e periodici, sia nazionali che locali. E siccome – parole sue – al peggio non v’è mai fine, ha deciso di co-fondare e dirigere il periodico varesotto “Echi Liberi”.
Presenta il giornalista Matteo Inzaghi.
Ore 18.00 – Ridotto Teatro Condominio
Tonio Attino, Generazione Ilva (vedi ore 9.00).
Ore 21.00 – Scuderie Martignoni
Mauro Ozenda, Laura Bissolotti
Sicuri in rete. Guida per genitori e insegnanti all’uso
consapevole di Internet e dei social network
Hoepli, 2012
Facebook, Google, YouTube… Nell’era di Internet, per la prima volta nella storia, i genitori ne sanno meno dei figli. Nella vita reale gli adulti sono quasi sempre in grado di impartire consigli sulla base dell’esperienza, ma nel mondo virtuale spesso non ne sono capaci. Il problema è che reale e virtuale non sono mondi separati, ma un continuum e un intreccio. Per difendersi dai nuovi pericoli della rete non è necessario essere dei tecnici, basta un po’ di informazione e di volontà per seguire i giovani sul loro terreno comunicativo. Questo libro, interamente a colori e ricco di schermate esplicative, permette di colmare il gap generazionale e l’incomunicabilità con i nativi digitali: dalla spiegazione delle dinamiche sociali del web 2.0 all’analisi delle risorse didattiche presenti in rete, dai consigli tecnici per difendersi da virus e truffe a come operano i pedofili online, con un’attenzione non solo per i computer, ma anche per gli smartphone.
Mauro Ozenda, consulente informatico di lunga esperienza, segue percorsi formativi sull’uso sicuro di Internet in collaborazione con realtà come Microsoft e Unicef, e organizza convegni su rete e minori con Lions International e Polizia Postale e delle Comunicazioni.
Laura Bissolotti, psicologa, è un’esperta di psicologia giuridica e della rete impegnata soprattutto nel campo delle nuove dipendenze legate al virtuale. Collabora con le associazioni Unicef e Mani colorate.
Presentazione a cura dell’Associazione PerCorsi Senz’Età nell’ambito del percorso formativo di tutela dei minori sul web “SKIPPERNAVIG@NDO” patrocinato da Polizia di Stato.
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