I Civati boys voteranno Astuti
Congresso Pd, la mozione di Sara Battistini converge su quella dei renziani. All'assemblea provinciale i numeri sarebbero questi: 58 voti al sindaco di Malnate, contro i 42 di Luca Carignola
Si profila un accordo tra le correnti di Renzi e Civati dentro il Pd provinciale. Mentre il quadro regionale e nazionale ha dato risultati, a volte, non sovrapponibili con il nazionale, (vedi Brescia e Mantova dove c’era più di un candidato renziano) a Varese il quadro è tutto sommato più chiaro. Lunedì scorso, Samuele Astuti (renziano) ha contattato Sara Battistini (la candidata di Pippo Civati) e Luca Carignola (bersaniano, ma non solo), per fare un’analisi del voto del congresso democratico provinciale. Astuti vorrebbe che sia la Battistini che Carignola entrassero nella segreteria provinciale, ma soprattutto che la Battistini e il gruppo dei civatiani (nella foto i leader, Stefano Catone, la Battistini, Natalino Bianchi) votassero per la sua mozione lunedì sera, quando l’assemblea provinciale deciderà il segretario. I numeri sono a favore dei rinnovatori, diciamo così, 45 delegati Astuti, 13 la Battistini, 42 Carignola. L’incontro tra le due mozioni potrebbe avere un senso: Renzi e Civati furono qualche anno fa alleati nella battaglia generazionale per rinnovare il partito. Civati oggi però si è distinto in una ipotesi di Pd più movimentista e aperto alla società civile, che tuttavia invoca partecipazione a tutti livelli, fuori dalle vecchie liturgie di partito.
GLI ELETTI E LE MOZIONI DELL’ASSEMBLEA PROVINCIALE
La Battistini conferma che la sua componente è intenzionata a convergere sulla mozione Astuti. «Ci siamo riuniti lunedì sera – dichiara – e abbiamo deciso di accogliere l’invito di Samuele Astuti, Questa sera, terremo un incontro con lui. Come gruppo abbiamo deciso di presentare una serie di argomenti, che vorremmo fossero portati avanti insieme dalla prossima segreteria provinciale. Un rapporto diverso con i circoli e gli iscritti, e delle formule organizzative che mettano in pratica questi valori. Un nuovo modo di riunirsi e che coinvolga non solo gli organi della segreteria e della assemblea, ma anche tutte le altre strutture territoriali». Più democrazia interna, insomma, sembra essere questo il centro delle richieste dei civatiani. «Sappiamo di avere di tante visioni in comune – aggiunge la Battistini – ma vogliamo vederci faccia a faccia».
Resta da capire che cosa accadrà nell’altra metà del partito, quella che ha sostenuto Luca Carignola. Se quest’ultimo è infatti un esponente giovane, vi è una parte della militanza tradizionale legata alla leadership storica dell’onorevole Daniele Marantelli. La candidatura di Astuti fa riferimento al capogruppo regionale Alessandro Alfieri, ma i due big del partito, in questa fase, sono rimasti fuori dalla competizione, cercando di non creare una contrapposizione tra di loro. La spinta a contarsi è arrivata più dalle rispettive truppe, e le polemiche sul tesseramento last minute hanno lasciato qualche strascico tra i sostenitori di Carignola. Il nodo organizzativo sarà quello decisivo. Una segreteria molto schierata, o una gestione unitaria? A questo si lavorerà per arrivare a lunedì sera con la carte già chiare.
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