“Il nostro futuro è il web”: aspiranti Steve Jobs crescono a Laveno

Mattia, Francesco e Noah hanno 13 anni. Hanno realizzato e ora gestiscono un sito aperto dove tutti possono inserire recensioni, tutorial, game player e app. E ora studiano per migliorare la condivisione

Non è un garage ma uno sgabuzzino. L’età, però, è simile: dieci/dodici anni. C’è qualcosa di conosciuto nella storia di Mattia, Francesco e Noah, tredicenni di Laveno con la passione per l’informatica (nella foto Mattia e Francesco).

Il loro mito non è Steve Jobs ma da lui hanno imparato la voglia di sperimentare, conoscere, migliorare ("Stay hungry, stay foolish"). 
«Abbiamo iniziato facendo tutorial che mettevamo sul nostro canale Youtube – spiega Francesco, un bel volto sorridente e due occhi vispi  – Si trattava soprattutto di “game player”, le nostre telecronache dei giochi che ci appassionavano. Poi abbiamo deciso che era tempo di fare il salto».
 
La loro amicizia è nata all’oratorio. Qui hanno scoperto la comune passione per l’informatica: « Ci troviamo in uno sgabuzzino, ricovero per attrezzi – commenta Mattia, un’espressione dolce e un po’ timida – e lavoriamo alla nostra grande passione: i computer, l’informatica e internet. La rete è meravigliosa, ti porta ovunque, ti mette in contatto con il mondo. È un laboratorio dove fioriscono le idee, che vengono condivise e sviluppate e migliorate».
 
Convinti che il futuro è nella rete, i tre amici si sono portati avanti: « Abbiamo aperto una nostra piattaforma su Altervista: "Quacisiamonoi" chiamato anche "Tusper_tu" – racconta Francesco – Un luogo gratuito di condivisione. Qui noi pubblichiamo le nostre recensioni, soprattutto di giochi, i tutorial e le informazioni che troviamo nelle rete e che riteniamo importanti per la nostra comunità».
 
Come luogo libero, i tre ragazzi offrono spazi a quanti hanno voglia di dire la propria opinione: « Ci ha risposto Giulia, una ragazza di ventidue anni di Verona, che scrive soprattutto di moda – spiega Francesco – Ma noi siamo aperti a tutti. Vorremmo anche coinvolgere giovani programmatori: di solito gli altri siti chiedono di essere pagati per pubblicare i loro lavori. Noi siamo nati gratuiti e vogliamo rimanere una piattaforma di condivisione, un luogo di incontro e accrescimento reciproco».
 
I ragazzi, però, non si limitano a “spammare” la loro idea, attraverso i social media, i forum e i blog,  ma continuano a studiare per migliorarsi: « Conosciamo il linguaggio “html” e con questo stiamo progettando un motore di ricerca che non si limiti alle parole ma ai temi – dice Mattia che è il regista dello sviluppo tecnologico – il lavoro è tanto ma ci appassiona e più innoviamo, più capiamo che è la strada giusta. Abbiamo iniziato a scrivere e a fare video ma oggi siamo lanciati verso il consolidamento e lo sviluppo della nostra piattaforma. Noi siamo un hub a disposizione di quanti hanno voglia di comunicare».
 
Tra i servizi offerti c’è anche la possibilità di scaricare app: « Questo è il compito di Noah – racconta Francesco spiegando che l’amico è assente per motivi di “famiglia” – è lui che sviluppa questa parte del sito. Per ora ci rivolgiamo al mondo Android». 
Francesco è un fiume in piena: ci parla di “tag” e di “statistiche” , pagine viste e flussi delle notizie: « Abbiamo inserito il “translator” così abbiamo molte visite dall’estero: dagli Stati Uniti alla Tailandia. Anche Apple inc. ha guardato la nostra piattaforma. Nell’ultimo mese abbiamo un incremento delle visite del 109,52%. È divertente vedere da dove arrivano le visite, cosa cercano: sono dati che ci aiutano a capire meglio dove dobbiamo andare». 
 
I tre giovani sono veri “smanettoni”: « A cinque anni ero già appassionato di computer – rivela Francesco – scaricavo programmi. L’unico vero freno, in questo momento, è la connettività in Italia. Siamo veramente indietro rispetto ad altri stati e questo è un notevole problema. Pensate a tutti i giocatori on line, gli italiani non riescono mai ad aggiudicarsi qualche torneo spesso a causa della connettività lenta. Basta un ritorno rallentato che sei morto….»
 
I tre amici frequentano la terza media ma per loro la scelta della scuola non è difficile: liceo scientifico scienze applicate per Francesco e informatica per Mattia: «Il web è tutto, nel bene e nel male. Ma è il futuro» assicurano gli aspiranti “Steve Jobs” di Laveno.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Ottobre 2013
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