Dopo nove mesi riapre il Maga: “Un risultato voluto da tutti”
Emma Zanella, direttrice del Maga, racconta questi mesi difficili dopo l’incendio dello scorso febbraio. Sabato 23 il Maga riapre in parte al pubblico
Questi mesi non sono stati facili per il Museo Maga di Gallarate. Dopo l’incendio del 14 febbraio e la chiusura al pubblico si è dovuto lavorare senza una sede. Le attività non si sono fermate trovando in luoghi diversi ospitalità per continuare a offrire al pubblico i servizi di attività didattica, formazione ed esposizione. Il prossimo sabato il Museo riapre in parte e la direttrice Emma Zanella racconta come il museo riparte.
Il 23 novembre il Maga riapre dopo l’incendio, quali ambienti saranno restituiti al pubblico?
Riusciamo a riaprire al pubblico un’intera ala del museo, quella non toccata direttamente dalle fiamme ma dall’acqua, dal fumo e dalle conseguenze post-incendio. I lavori di bonifica e ripristino degli impianti sono stati seguiti dal Comune di Gallarate, direttamente dal sindaco Edoardo Guenzani e dall’architetto Marta Cundari, responsabile unico del procedimento per il MA*GA post-incendio.
Tutte le attività riprenderanno con il consueto ritmo, esposizioni, educative ed anche di incontro. Tutto sarà organizzato nella zona d’ingresso, quella di nuova costruzione, per intenderci.
Come procedono i lavori di recupero dell’area più danneggiata? Ci sono delle ipotesi sulla riapertura?
A questa domanda è bene che risponda in primo luogo il sindaco e l’amministrazione comunale, diretti responsabili dei lavori di bonifica e ricostruzione in quanto proprietari dell’edificio. Confidiamo tuttavia che si possa riaprire tutto il museo entro la fine del 2014.
Quali sono state le maggiori difficoltà in questi mesi per il Museo?
Tante e di ogni tipo: dalla conservazione e restauro delle opere danneggiate, ai rapporti con le istituzioni coinvolte (Soprintendenza, Ministero, Vigili del Fuoco, Magistratura, Regione, Fondazione Cariplo ….), dai lavori di bonifica alla “tenuta” culturale dell’istituzione, dalla costituzione di un “museo diffuso” e attivo, alla costituzione di una rete di solidarietà forte e efficace. Siamo comunque soddisfatti delle risposte avute, generose e capaci di infondere fiducia al MA*GA.
Con quali eventi riapre?
Riapriamo con una mostra insolita ma molto importante, il cui titolo si ispira ad una delle canzoni più famosi dei Beatles: With a little Help from My Friends. Artisti per il MA*GA, promossa dal MA*GA e dall’ente che ha fatto nascere il museo, il Premio Gallarate. Molti artisti in questi mesi si sono stretti attorno all’istituzione dimostrando la loro partecipazione e la loro solidarietà attraverso il dono di una loro opera, da utilizzare come strumento di raccolta fondi per la ricostruzione, fisica e morale del museo. Così è nata l’idea di ricambiare questo omaggio attraverso una vera e propria mostra, capace di rendere conto del lavoro di questi mesi, dei rapporti con gli artisti, dell’invito che il premio sta facendo ai collezionisti, grandi e piccoli, per acquisire un’opera durante la mostra. La cessione viene guidata dal Premio Gallarate, non dalla Fondazione Zanella. I fondi raccolti saranno devoluti alla fine al Museo.
Il percorso espositivo si apre con le opere di due grandi artisti legati in qualche modo al Museo Silvio Zanella, il fondatore e Ottavio Missoni, che poco prima di morire ha donato un’opera (nella foto sopra).
In particolare la mostra in cosa consiste?
La mostra espone circa 200 opere di 170 artisti, nazionali come del nostro territorio. Sarà l’occasione per accostare ricerche e linguaggio molto diversi fra loro, per incontrare artisti che sono già stati alla GAM prima e oggi al MA*GA. Le opere sono state allestite prestando attenzione soprattutto ai singoli linguaggi e alle assonanze tra di loro, alla corrispondenza con lo spazio espositivo.
(nella foto alcuni momenti dell’allestimento).
La collezione permanente è stata ospitata prima in Triennale ed ora a Villa Reale a Monza, questo tipo di collaborazioni continueranno anche dopo la riapertura del museo?
Si, contiamo di proseguire con queste collaborazioni, significative per noi e per l’ente che ci ospita. Stiamo concordando un programma importante sia per la collezione che per future collaborazioni culturali, anche internazionali. I prossimi appuntamenti espositivi che avranno come protagonista le opere del MA*GA, sono programmati per la seconda metà del 2014.
Quali sono i programmi futuri?
Programmi impegnativi che vedono il MA*GA sia capofila di Officina Contemporanea, rete culturale urbana, finanziata da Fondazione Cariplo con dieci altri partner di progetto tra cui il Comune di Gallarate; sia partner di importanti progetti espositivi a livello europeo, per il 2014 e il 2015.
In un momento così delicato per il Museo qual è la cosa che maggiormente vi ha fatto piacere e quale, invece, quella più spiacevole?
L’esperienza più importante è stata la partecipazione di tutti verso il Museo, l’attenzione e la solidarietà. Primi fra tutti il Comune di Gallarate che ha guidato la bonifica e guiderà la ricostruzione; gli enti Triennale e Reggia di Monza che si sono prestati subito ad accogliere la collezione; i firmatari dell’appello promosso dal Premio Gallarate e, naturalmente i promotori del Premio Gallarate, pronti ad affiancarci in ogni momento. Non dimentico i dipendenti della Fondazione sottoposti ad una notevolissima tensione dovuta all’incendio, alla provvisorietà, ai tagli dei fondi, alle incertezze lavorative che, comunque, sono sempre stati in prima linea.
Le esperienze spiacevoli non le ricordo, ed è meglio così.
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