Senza stipendio: le addette alle pulizie nelle scuole protestano

Manifestazione lunedì mattina a Milano da parte delle lavoratrici che, dichiara il sindacato cobas-cub, da settembre non percepiscono lo stipendio

La loro è una protesta che ciclicamente riesplode. Solo le lavoratrici dei servizi di pulizia nelle scuole che lunedì 25 novembre si ritroveranno a Milano davanti alla sede RAI di corso Sempione per ricordare la propria condizione. A livello nazionale si parla di 24 mila lavoratrici e lavoratori, in Lombardia più di 200, in provincia di Varese circa 90 e lamentano, ancora, il ritardo nel pagamento degli stipendi e il timore di rimanere senza compensi e tredicesime in vista del Natale.

Le lavoratrici del settore percepiscono stipendi di circa 700/800 euro al mese essendo tutte a part time.
«L’ultimo stipendio pieno – lamenta il sindacato Cub cobas – è stato percepito in relazione al mese di giugno in quanto è sopraggiunta la sospensione estiva delle scuole. Non è ancora stato pagato settembre. A fine dicembre termina anche l’appalto e il rischio di posti di lavoro e minori garanzie è alto poiché il nuovo appalto è stato aggiudicato al ribasso. Nessuno parla di questo servizio seppur  importante  per la scuola pubblica, ignorato da tutti nonostante anno dopo anno aumentino sfruttamento e peggiorino le condizioni economiche».

Il 25 novembre è stato scelto come data simbolica visto che cade la giornata internazionale contro la violenza sulle donne: «Non può passare nell’indifferenza quella sul lavoro. E’ violenza non pagare il lavoro svolto! E’ violenza quando a causa di questo si è costretti a ritirare i propri figli dalla scuola o si è sfrattati per morosità».

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Novembre 2013
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