Viabilità, il Pd cassanese: “Riaprire il confronto con Gallarate”
I Democratici cassanesi propongono una prima soluzione-tampone e poi di lavorare all'idea di una soluzione per il futuro, anche prevedendo una nuova strada d'attraversamento
Rimettersi intorno a un tavolo, cercare "soluzioni tampone" e intanto lavorare ad una soluzione che preveda una nuova strada d’attraversamento. È la proposta del Pd di Cassano Magnago per superare il pasticciaccio sulla viabilità che sta contrapponendo due città, sulla "scorciatoia della Valdarno", altrimenti nota come Cantalupa, la strada che dal casello A8 di Cavaria sbuca diretta a Cedrate al confine con Cassano. «Si può dire che Gallarate ha restituito a Cassano il problema che si era creato dieci anni fa, con l’asfaltatura di via Valdarno in territorio cassanese» dice Luca Radice, segretario del Pd cassanese. Che – senza fare accuse – non nasconde un po’ di «sorpresa per il repentino cambio» che l’amministrazione di Gallarate ha fatto in tema di viabilità. «Avrebbero potuto attendere un paio d’anni per definire una soluzione». Radice sottolinea comunque il fatto che ora bisogna pensare a soluzioni, mettendo da parte «campanilismi e interessi di bandiera politici» (che si ha il dubbio abbiano qualche peso, nella contrapposizione tra le due amministrazioni, l’una di centrosinistra, l’altra di centrodestra).
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Come fare per affrontare il problema? In buona sostanza il Pd cassanese propone due cose. La prima, tutta interna a Cassano: un intervento-tampone a Cassano, con una nuova segnaletica che indichi a chi viene da Oggiona-Cavaria «un percorso consigliato su via Torricelli verso Santa Maria, che ha meno problematiche rispetto a via Galileo Ferraris, più stretta» (si veda la .
Intervento-tampone, si diceva, in attesa di definire con Gallarate qualche "concessione reciproca" e programmando un asse stradale che non interferisca direttamente con zone residenziali. Il Pd cassanese ricorda che esistono due ipotesi possibili, già delineate in passato: la prima è «la bretella dietro il municipio tra via Mazzel e via Marconi» che, fa notare Lino Santinello, «consentirebbe di evitare il passaggio da Santa Maria e dall’asilo», anche se passerebbe comunque nella zona abitata. La seconda alternativa è riprendere in mano il progetto del «peduncolo» che potrebbe collegare via Valdarno con la zona industriale di Cedrate (via Campolongo-via Lazzaretto) creando una via meno diretta ma che eviterebbe il "nodo" della stretta via Dembowschi e delle vicine zone residenziali che il Comune di Gallarate vuole tutelare. «Gallarate ha nel suo Pgt la previsione» dice ancora Radice. «Ho parlato anche con il vicesindaco di Gallarate che conferma la disponibilità a discuterne».
Nel contempo però il Pd cassanese sottolinea anche quella che considera come scarsa capacità di programmazione da parte degli amministratori di Cassano: «Poliseno, Palumbo, Coghi hanno responsabilità, c’erano già negli anni passati e potevano cercare una soluzione», dice Lino Santinello. Una considerazione che – dicono ancora quelli del Pd – si vede anche dai documenti: «Nel Piano del Traffico del 2004 la via Valdarno non viene neppure considerata, neppure come come asse urbano secondario».
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