Zecchin vuole tre vittorie “per chiudere alla grande il 2013”

L'asso del Varese analizza il momento biancorosso, iniziando dalla sfida di sabato 21 contro il Brescia: "Una squadra molto forte, ma noi abbiamo tanta voglia"

Sabato scorso, contro lo Spezia, il Varese ha dato segnali di risveglio dopo un periodo poco positivo in cui è avvenuto il cambio di guida in panchina, con l’avvento di Carmine Gautieri e la relativa variazione di modulo. Sarà solo una coincidenza, ma questa ripresa è coincisa anche con il ritorno in campo di Gianpietro Zecchin, uno dei veterani della rosa biancorossa e soprattutto uno di quelli che può cambiare le partite con una singola giocata.

Zecchin, che momento sta passando il Varese?

«Stiamo uscendo da un periodo poco positivo, ma per mettercelo definitivamente alle spalle dobbiamo ottenere qualche risultato utile di fila: non dimenticando che anche dopo Carpi sembravamo una squadra in difficoltà. Dobbiamo fare tesoro dei mesi difficili passati e da lì trovare la forza per uscirne tutti insieme».

La vittoria con lo Spezia che effetti ha portato?

«Da come ci stiamo allenando in questi giorni, noto più entusiasmo e sento da parte di tutti la volontà di imparare al più presto i segreti del nuovo modulo e il modo di giocare».

Nel 4-3-3 lei può coprire più posizioni: dove si trova meglio?

«In passato le ho provate un po’ tutte, da esterno d’attacco, da mezzala e anche da mediano davanti alla difesa. Per caratteristiche io mi posso adattare ma non ho un posto in campo che prediligo. Con mister Gautieri ci confrontiamo e lui per ora mi ha schierato in attacco, ma non è detto che poi debba svolgere anche altre mansioni».

Ma può essere che il Varese sia Zecchin-dipendente, cioè che riesca a giocare meglio quando lei è in campo?

«Sono felice di aver fatto una bella prova per la squadra, ma non credo proprio che abbia un ruolo così fondamentale. Quando manco io ci sono tanti altri ragazzi che sanno giocare bene quanto me. Ogni gara ha poi sfaccettature diverse e se con lo Spezia per me è andata di lusso, in altre partite hanno fatto altrettanto bene i miei compagni».

Sabato affronterete la trasferta di Brescia, che gara si attende?

«Le Rondinelle hanno una rosa molto valida, non solo in attacco ma anche in difesa, con tanti calciatori che hanno alle spalle un’esperienza anche in serie A. Nonostante questo anche loro hanno attraversato diverse difficoltà tra cui un cambio di allenatore e avranno tanta voglia di fare bene. Speriamo che il loro momento positivo inizi al 26 dicembre e non questo sabato».

L’ultima partita al “Rigamonti” fu la sconfitta che non vi permise di arrivare ai playoff al termine della scorsa stagione. C’è voglia di rivincita?

«Quello è un brutto ricordo, ma sono dell’idea che l’anno scorso non siamo andati ai playoff non solo per quella sconfitta, ma piuttosto per i troppi punti lasciati per strada delle partite precedenti. Negli altri campionati però mi ricordo diverse belle gare contro il Brescia finite in modo positivo per noi: preferisco pensare a quelle».

Dove vede il Varese nel girone di ritorno?
«Prima di pensare al ritorno dobbiamo pensare a queste ultime tre gare del 2013 che per noi saranno molto importanti. Molto del nostro futuro passa da questi tre impegni, anche perché credo, più che negli scorsi anni, che per noi i 50 punti della quota tranquillità sono l’obiettivo da raggiungere. Pensiamo quindi a breve termine, diamo il massimo ora e poi potremo guardare meglio al futuro».

Siamo sotto le feste: cosa ha chiesto a Babbo Natale per quest’anno?

«Non ho nessun desiderio particolare. Mia moglie il 6 novembre mi ha dato il bellissimo regalo di Rachele e spero che lei e Nicolò, il mio primo figlio, stiano bene e che siano felici. Tutto il resto passa in secondo piano».

Redazione VareseNews redazione@varesenews.it

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Pubblicato il 19 Dicembre 2013

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