“Basta, da quattro anni Somma discute delle crisi in municipio”
L'ennesima lite dentro alla maggioranza di Guido Colombo arriva a 7 mesi dal precedente "rimpasto". Jimmy Pasin (Pd): "Il sindaco accetta il ricatto dei partiti. Abbiano pietà di Somma, si dimettano"
Una città dove, tra un rimpasto della giunta e l’altro, passa meno di un anno. L’ultima crisi politicaa Somma Lombardo è dell’estate scorsa, risolta in meno di un mese con l’ennesimo accordo tra partiti, e ora si è da capo: sindaco e partiti di nuovo ai ferri corti. Equilibri fragilissimi, andati in pezzi con le dimissioni dell’assessore alla sicurezza, di Forza Italia. «Da quattro anni non si sa mai di che cosa si discute, se non di liti, con cambi di assessori continui» dice Jimmy Pasin, del Partito Democratico (nella foto). «È una situazione che si sta ripetendo da quattro anni, rimandando le soluzioni delle crisi, dicendo costantemente che bisogna ripartire da pochi punti di programma». Ma voi che idea vi siete fatti, di questa maggioranza così incerta? «Non si riesce a capire neppure perché è scoppiata questa crisi: pare che il sindaco ritiri la delega all’assessore perchè si è dimenticato di mettere
l’allarme, incredibile. Abbiamo approvato un Pgt uguale al Prg, con pezzi di copia-incolla clamorosi. Hanno chiamato un politico esterno (l’assessore Alberto Bilardo, ndr, venuto da Forza Italia di Cassano-Gallarate), tecnico, che mai aveva visto Somma, chiamato per regolare dal punto di vista solo burocratico una parte così importante della politica cittadina». Eppure anche in questi mesi recenti non sono mancate le schermaglie reciproche, quando non più banali divergenze. Come nel caso dell’ipotetico allargamento delle aree edificabili verso i boschi di via Giusti, che ha fatto anche storcere il naso alla Lega Nord. «Qualche malumore dell’ampliamento del perimetro del Pgt deve essere emerso» dice ancora Pasin.
Quali che siano le ragioni della nuova rottura, paradossale è anche l’ipotetica via d’uscita dalla crisi di governo cittadino: ««La politica non è fatta di uomini ma di forze politiche, consideriamo chiusa la nostra esperienza col sindaco Guido Colombo ma non con la Lega» ha detto il coordinatore di Forza Italia Marcello Pedroni. Una ipotesi che, secondo Pasin, non ha senso: «I partiti che governano senza sindaco: una roba ridicola che non esiste da nessuna parte d’Italia. Vorrei ricordare a Forza Italia che la legge elettorale dice che è il sindaco che governa per elezione diretta, con i partiti». Che significa anche che se il sindaco non ci sta, la maggioranza va a casa.
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