Lega di nuovo in piazza, la protesta contro le prefetture
Il partito lancia la campagna per l'abolizione. Pinti: "Presto pronti i moduli per la raccolta firme, sarà una campagna referendaria che coinvolgerà tutte le piazze del Nord"
Una nuova settimana di protesta per la Lega Nord che, dopo il presidio davanti al carcere Miogni, scenderà di nuovo in piazza. Questa volta, è l’annuncio del partito, lo fa per rilanciare la campagna per l’abolizione delle Prefetture.
Un’iniziativa preceduta dall’affissione di duecento manifesti solo nella città di Varese. Il testo dei cartelloni, in due varianti, recita: “Scegli, Democrazia o Prefettura?” – e – “Scegli, Trasparenza o Prefettura? 2014 Aboliamo le Prefetture!”
“Presto saranno pronti i moduli per la raccolta delle firme – annuncia il segretario cittadino del Carroccio Marco Pinti – sarà una campagna referendaria che coinvolgerà tutte le piazze del Nord per l’abolizione di questo presidio inutile, sprecone e dannoso che già Luigi Einaudi nel 1944 riteneva ripugnante per una democrazia.”
“A Varese – prosegue il segretario – abbiamo potuto constatarne direttamente anche l’inquietante opacità quando, solo grazie a una denuncia della Lega, è emersa la violazione di una busta che concorreva al bando per l’accoglienza dei rifugiati politici a Malpensa.” Rincara poi la dose Pinti ricordando come “nonostante sul caso siano state presentate due interrogazioni parlamentari, ancora oggi dopo quasi un mese non abbiamo avuto risposta, né la Prefettura si è sentita in dovere di diramare una comunicazione ufficiale per circostanziare l’accaduto. Questo – sottolinea – è quello che accade quando manca il controllo democratico sulle istituzioni. Come abbiamo già detto: esigiamo l’attenzione massima, auspichiamo fortemente indagini accurate”.
La mobilitazione del Carroccio avrà inizio nelle giornate di Sabato e Domenica (25 – 26 Gennaio) e proseguirà nelle seguenti. Il partito si muoverà con gazebo e volantinaggi.
“La Prefettura di Varese – attacca Pinti nel comunicato diffuso per l’iniziativa – farebbe bene ad aggiornare almeno la sezione Trasparenza del suo sito internet, dove attualmente non si trovano né il compenso del Prefetto, né quello dei dirigenti, né il tasso di assenza dei dipendenti e funzionari che vi lavorano. Omissione curiosa – incalza – visto che la pubblicità di questi dati è stabilita da una legge dello Stato. Quello stesso Stato che il Prefetto dovrebbe rappresentare.”
“Ci penseremo noi a portare le cifre in piazza – conclude la nota del segretario – una su tutte quella relativa al compenso annuo del Prefetto che a Varese percepisce circa 142mila euro lordi, un costo che lievita a circa 440 mila euro annui quando si includono in questo calcolo anche i quattro vice-prefetti. Il tutto per occuparsi di questioni che potrebbero essere affidati ai Comuni o alla Provincia con maggior risparmio, efficienza, trasparenza e quella legittimazione democratica che al Califfo dello Stato manca assolutamente”.
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