“Un boss in incognito” il mondo del lavoro visto dal docureality
Il mondo del lavoro, visto e vissuto da chi “comanda”, nei panni del neoassunto è il tema del nuovo programma di Rai 2. Quattro puntate con Costantino della Gherardesca, da lunedì 27 gennaio in prima serata
Il primo sarà David Hassan, imprenditore del settore dell’abbigliamento, a Roma. Raccoglierà per primo la sfida di Boss in incognito: lavorare per una settimana sotto mentite spoglie, nei “livelli più bassi” della propria società per toccare con mano ciò che funziona e ciò che non va. E, alla fine, migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti e l’azienda stessa.
Il programma (il cui titolo originale è Undercover Boss, ed è stato ideato dal canale britannico Channel 4) è prodotto in collaborazione con Endemol Italia ed è già andato in onda in numerosi Paesi all’estero, dall’Inghilterra all’Australia. A seguire e commentare le avventure italiane, da lunedì 27 gennaio in prima serata su Rai2, per quattro puntate ci sarà Costantino della Gherardesca, reduce dal successo della sua conduzione a Pechino Express 2.
Tutti i quattro “boss” italiani del programma, a capo di importanti realtà imprenditoriali, camufferanno il proprio aspetto, si creeranno un’identità fittizia e passeranno dall’altra parte della barricata, come lavoratori alle prime armi. Seguiti da una troupe televisiva che finge di girare un documentario sul mondo del lavoro, i “boss in incognito” verranno istruiti sulle nuove mansioni dai loro stessi dipendenti, che ovviamente ignorano l’identità del neoassunto. E, durante la settimana, al boss potrà capitare di ricoprire posizioni differenti, di spostarsi in diverse aree produttive, cimentandosi in varie mansioni, tutte di tipo pratico-manuale, ma anche di dover chiedere aiuto ai propri dipendenti per imparare il nuovo mestiere e di essere esposto a situazioni difficili, non senza risvolti anche comici. Nel corso dei sette giorni potranno, inoltre, incontrare lavoratori che non svolgono al meglio i loro compiti, ma il più delle volte si imbatteranno in dipendenti che amano il proprio lavoro e che danno ogni giorno il massimo. Al termine della settimana, il boss convocherà nella sede centrale dell’azienda tutti i lavoratori con cui è entrato in contatto e, dopo aver svelato la sua vera identità, potrà premiarli e migliorare le loro condizioni di lavoro.
«Boss in incognito – dicono gli autori – si propone di raccontare l’operatività di persone che vivono serenamente la loro vita e con soddisfazione il loro lavoro, per quanto umile o ordinario: un’Italia nuova, diversa, fatta di realtà semplici ma importanti, che la tv solitamente non mostra e che difficilmente hanno anche altre ribalte. E’ un programma che sovverte la realtà e che dimostra che non sempre chi ha grandi responsabilità (e guadagna molto) è in grado di svolgere mansioni teoricamente più semplici (e con guadagni molto più bassi). Fa incontrare due universi separati e distanti: da un lato i boss che, decidendo di mettersi in gioco, hanno l’opportunità di cercare delle soluzioni di crescita e di miglioramento per il futuro all’interno della società stessa conoscendo meglio chi ci lavora, le condizioni in cui lo fa e le loro storie; dall’altro lato i dipendenti hanno l’opportunità di scoprire il lato “umano” del boss, spesso considerato inarrivabile e lontano anni luce dai loro problemi quotidiani».
Boss in incognito, basato sul format Undercover Boss creato da Studio Lambert e licenziato da All3media International Limited, è un produzione di Rai2 in collaborazione con Endemol Italia. La versione italiana è scritta da Cristiana Farina con Alessia Ciolfi, Yuri Grandone e Giona Peduzzi. La regia è di Giorgio Romano.
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