I politici nel mirino di Rete Imprese Italia
Giorgio Merletti, presidente nazionale di Confartigianato, lancia l'hashtag #matteostaipreoccupato. E subito la rete risponde: «Anche gli imprenditori nel loro piccolo s'incazzano»
Giorgio Merletti, presidente nazionale di Confartigianato, picchia duro contro banche e politici al comizio finale di Rete Imprese Italia, raccogliendo l’ovazione degli oltre 60mila piccoli imprenditori riuniti in piazza del Popolo a Roma. C’è chi sostiene che le parolacce perdano il loro contenuto di volgarità quando rafforzano i concetti a cui si riferiscono e Merletti i suoi concetti li ha puntellati tutti: «Mi si passi la parola, ma ci hanno rotto i coglioni. Sono qui perché non ne posso più come cittadino e come imprenditore. La politica si deve rendere conto che senza imprese questo paese è finito». E ancora: «Le banche tornino a fare le banche e a finanziare le imprese. In questo anno ne ho incontrate tante e quando ti dicono "Il cavallo non beve" pensano che siamo dei coglioni o che abbiamo l’anello al naso. Noi non abbiamo le fette di salame sugli occhi. Allora qualcuno ci dica chi cazzo ha dato i soldi a Parmalat. In Italia serve la tracciabilità delle tangenti, altro che Sistri».
«Anche gli imprenditori nel loro piccolo s’incazzano» twitta un candidato sindaco di un paese della provincia di Modena. E la politica, secondo Rete Imprese Italia, è la principale responsabile di questa mega incazzatura.
Tutti gli interventi dei presidenti nazionali delle associazioni di artigiani e commercianti hanno messaggi indirizzati al nuovo presidente del consiglio Matteo Renzi. Inizia Marco Venturi, presidente di Confesercenti e di Rete Imprese Italia: «Il prossimo governo e il parlamento devono prendere atto di questa nostra forza e cambiare registro». Carlo Sangalli (Confcommercio): «La politica non puo’ far finta di niente e se non ci ascolterà noi torneremo in piazza più numerosi di prima». Giacomo Basso (Casartigiani): «La piccola impresa viene considerata solo in campagna elettorale». Daniele Vaccarino (Cna): «Siamo un meraviglioso popolo a disposizione del Paese. Basta con gli sgambetti (della politica ndr)».
L’ultimo messaggio durissimo è per Matteo Renzi, mittente l’irriducibile Giorgio Merletti che prima lancia dal palco di piazza del Popolo l’hashtag #matteostaipreoccupato e subito dopo sentenzia: «Se non abbassi le tasse ti faremo nero». In termini elettorali, s’intende.
E per fortuna che a Merletti all’inizio «tremavano le gambe».
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