Cimberio, sprofondo biancorosso: ora è lotta per la salvezza
Recalcati ripete la magia dell'andata, Montegranaro espugna Masnago con un solo americano (69-75). Varese parte bene ma poi è un disastro e la vittoria di Pesaro la spinge nella zona a rischio
Contro ogni pronostico e contro ogni ragionevole cattivo pensiero, la Cimberio perde di nuovo in casa e – cosa ancora più grave – lo fa (69-75) contro una diretta concorrente per non retrocedere. No, non stiamo esagerando: a questo punto, e considerando anche la vittoria del fanalino di coda Pesaro, l’unico possibile obiettivo stagionale della Pallacanestro Varese è la permanenza in Serie A, che ancora fino a oggi pareva scontata e che invece è tutta in discussione nonostante retroceda una sola squadra. Per la seconda volta in stagione quindi Recalcati fa lo sgambetto a Varese, ma stavolta il crollo biancorosso è fragoroso perché la Sutor ha perso i due americani più rappresentativi e ha dovuto affrontare una lunga serie di problemi (tra cui gli stipendi a singhiozzo). Cose lontane anni luce dai giocatori di Bizzozi, ma forse la bambagia in cui lavorano e ritirano il mensile ha tolto loro quella fame vista negli occhi dei Sakic, dei Cinciarini, dei Campani. Per non dire di Lauwers o di “Mazzolajuwon”, perché il pivot marchigiano ha dominato l’area come faceva l’ex idolo degli Houston Rockets. Basterebbe proprio il dato dei rimbalzi, 43 a 28 (18-6 quelli in attacco) a favore di Montegranaro per capire chi, tra i giocatori in campo, ha dato l’anima e chi invece ha pensato di timbrare il cartellino.
E con il senno di poi viene da maledire quell’ottimo primo periodo che Varese ha stravinto 23-10, portando poi il massimo vantaggio sino a +19: forse con un approccio peggiore i biancorossi sarebbero stati costretti a giocare con più attenzione. O forse, semplicemente, sarebbero crollati prima perché di idee per vincere la partita non se ne sono proprio viste. Anzi, l’unica costante è stato il digiuno per larghi tratti in attacco: d’accordo che siamo in Quaresima, ma qui si è esagerato e i 4′ senza far canestro dopo il 35′ sono stati la pietra tombale della partita. Bizzozi ha chiesto, dopo il match, un cambio di mentalità ai suoi per spezzare questo vortice negativo che aleggia sulla Cimberio. Ora lo spieghi chiaramente anche all’interno dello spogliatoio, perché domenica si va a giocare a Pesaro. E la porta di uscita del palazzetto in riva all’Adriatico rischia di diventare quella d’ingresso all’inferno per Ere e compagni.
COLPO D’OCCHIO – La giornata dell’abbonato, la novità di Bizzozi in panchina e la presenza tra le fila ospiti di Recalcati richiamano a Masnago un pubblico folto anche se meno caldo del solito, nonostante la giornata di sole. Oltre al coach della Stella, ovazione, anche l’ex di turno Lauwers guadagna applausi; quasi scontati invece quelli al mito Sandro Galleani, premiato per i suoi primi 70 anni.
PALLA A DUE – Recalcati vara un quintetto piuttosto inatteso (Kudlacek preferito a Lauwers in regia, Mazzola e Campani lunghi) di cui forse si pente visto l’avvio della partita. Una sola variazione per Bizzozi che sceglie De Nicolao per lo starting five, visto che Clark è restato negli Usa per quasi tutta la settimana a causa della nascita del primogenito. L’americano è comunque a disposizione e le squadre sono al completo, nella loro attuale formazione.
LA PARTITA – Tre minuti di basket “primadivisionale” (0-0, errori su ambo i fronti) sono un brutto antipasto di gara, ma i tifosi di Varese lo scordano presto perché il resto del primo quarto è musica per le loro orecchie. I biancorossi scappano subito, danno anche spettacolo (due alley oop da applausi chiusi da Polonara e Johnson) e approfittano di una Sutor disastrosa in attacco per chiudere avanti 23-10, sospinti da un ottimo De Nicolao.
Il vantaggio si gonfia ancor di più fino a toccare il 35-16, ma a quel punto arriva il primo blackout totale della serata: il parziale successivo è infatti 5-18 con Skeen a banchettare sotto canestro (subito problemi di falli per Johnson e Scekic) con Cinciarini e Mazzola degni secondi violini. Così, tra l’incredulità generale, il punteggio alla pausa è un normale 40-34 per i padroni di casa che poco fanno per evitare la rimonta.
I brutti presagi sembrano per qualche attimo spazzati via al rientro in campo, perché Banks decide di fare il Banks per un paio di minuti e riporta avanti i suoi di oltre 10 lunghezze. Margine insufficiente per tirare il fiato, perché appena Varese abbassa l’intensità trova una Sutor alle calcagna grazie a cinque punti di Lauwers, uno da palla che scotta. La sirena arriva sul 54-52 e con Sakic che fallisce il tiro del sorpasso, ma è chiaro che il destino è quello.
IL FINALE – E infatti l’aggancio ci mette pochi secondi ad arrivare, per mano di Lauwers, a inizio ultimo periodo. Poi c’è pure il sorpasso con Sakic ma a questo punto il pubblico prova davvero a sostenere Varese; il risveglio pare arrivare perché Banks e addirittura il fantasma Ere si scuotono con due triple dall’angolo (60-58). Di fatto però è il canto del cigno nonostante alla sirena manchi una vita; l’ultimo pareggio a quota 62 è di Johnson al 35′ ma da lì in avanti Varese sbaglierà tutto. E così una Sutor che non deborda, ne ha a sufficienza di qualche libero per andare avanti, gonfiare leggermente il distacco e poi difendere su una Cimberio in completa confusione offensiva, un insetto che va a sbattere sul vetro della finestra pensando che quella sia la porta per il cielo. Non contenti gli uomini di Bizzozi si permettono un 2 su 5 ai liberi intorno all’ultimo minuto di gioco mentre Lauwers dalla linea è una macchina infallibile. Finisce male, molto male (69-75, tripla di De Nicolao che è quasi una beffa vista la messe di errori precedenti), ma se non ci si dà una mossa, potrebbe finire ancora peggio, tra qualche settimana.
TABELLINO – INTERVISTE – PAGELLE – LIVE
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Alessandro Vanzulli su Stop d'agosto ai treni, 'caccia' al bus. L'assessore: "Ci stiamo pensando"
Felice su Vladimir Luxuria protagonista al Varese Pride "Perchè è importante sentirsi liberi anche nella propria città"
PaoloFilterfree su La Procura: "L'autista era al telefono", chiesti gli arresti domiciliari per il conducente del bus sul quale morì la maestra Domenica Russo
PeterPan67 su Aperto il sottopasso Alptransit di Laveno, Magrini "Ora tocca a Ispra e Sangiano"
rinascimento rinascimento su "Fatto scendere dal bus perché senza contanti": la denuncia di una madre e la replica di Autolinee Varesine
lenny54 su "Fatto scendere dal bus perché senza contanti": la denuncia di una madre e la replica di Autolinee Varesine
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.