Il Baff pronto a ripartire, ma non si sa quanto costerà
La nuova edizione inizierà tra 10 giorni ma al momento non è stato presentato alcun bilancio preventivo delle spese. “Noi non abbiamo ancora dato 1 euro per il festival” assicura il sindaco Gigi Farioli dando appuntamento a metà aprile per fare il punto
Una parata di grandi nomi del cinema, la proiezione di importanti pellicole e molti eventi collaterali. E’ in questo modo che dal 29 marzo al 5 aprile si accenderanno i riflettori sul Busto Arsizio Film Festival ma quanto costerà tutto questo? La domanda se l’era posta lo scorso febbraio Cinzia Berutti, consigliera PD, ma solo in una commissione convocata per il 19 marzo è arrivata la risposta. O meglio, una risposta al momento non si può dare perchè «non è ancora stato presentato il bilancio preventivo» afferma il sindaco Gigi Farioli assicurando comunque che «noi non abbiamo ancora dato 1 euro per il festival». Il primo cittadino coglie però l’occasione anche per ricordare che «dai 130 mila euro di finanziamento che l’amministrazione dava tra il 2002 e il 2006 nelle ultime edizioni siamo scesi a meno della metà parallelamente ad un progressivo aumento della qualità del festival». Gigi Farioli sostiene anche che «proprio per incentivare il Baff ad essere parte essenziale ed eccellente nel fare cultura, informazione e formazione» dall’anno scorso «non abbiamo più dato nessun finanziamento al festival» anche se questo non risulta del tutto vero: nel 2013 le casse di Palazzo Gilardoni hanno sostenuto il Baff per 70.000 euro.
Questa edizione, assicura il nuovo direttore artistico del festival Steve della Casa, «sarà la più "popolare" di sempre perchè i tanti ospiti che verranno non lo faranno per fare set fotografici o interviste ma per ragionare di un sistema cinema più complessivo». Segno di questo cambiamento di rotta è il fatto che «la serata conclusiva non la faremo più a teatro ma in piazza, aperta a tutti» e in questo senso «notiamo già una buona risposta da parte del pubblico».
Appuntamento dunque a metà aprile, quando i riflettori sul Baff si saranno spenti, per valutare i costi del festival e la quota della quale si farà carico l’amministrazione pubblica.
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