Nel segno di Picasso, cento capolavori da scoprire

Al Palazzo delle Paure di Lecco, cento incisioni dell’artista catalano. L'iniziativa vuole celebrare i trent’anni di attività della Galleria Bellinzona

Cento incisioni di Picasso da scoprire e ammirare. L’occasione è offerta dal comune di Lecco che, con il patrocinio della regione Lombardia, promuove Nel segno di Picasso, un’esposizione delle opere dell’artista catalano, che avrà luogo dal 23 marzo al 13 luglio 2014.

 Sarà il Palazzo delle Paure, in occasione della celebrazione dei trent’anni di attività della Galleria Bellinzona, ad ospitare la mostra. L’esposizione proporrà una serie di capolavori grafici di Pablo Picasso, in grado di rivelare la sua evoluzione stilistica dal periodo blu al dopoguerra. 
“Per tre decenni la galleria di Oreste Bellinzona – afferma Michele Tavola, Assessore alla Cultura del Comune di Lecco – nelle sedi di Lecco, Milano e, per un certo periodo, anche di Como, ha dato molto all’arte e ha contribuito alla crescita culturale del territorio, con grande competenza e, soprattutto, con sorprendente originalità. Per questa ragione il Comune di Lecco ha ritenuto doveroso dare vita alla collaborazione che ha portato a realizzare l’importante iniziativa culturale”.  
Il percorso espositivo si apre con i Saltimbanchi, realizzati tra il 1904 e il 1906, a cavallo tra i periodi blu e rosa che racchiudono in maniera esemplare l’immaginario figurativo del giovane Picasso. È questa una delle serie più importanti e formalmente più eccelse della storia della grafica. Spicca tra esse l’acquaforte su zinco Le repas frugal, che raffigura un uomo e una donna seduti a tavola, avvolti in un’atmosfera grigia e irrequieta e che rispecchia il momento di vita disagiata che lo stesso Picasso stava attraversando. 
Quindi, si passa a Sogno e menzogna di Franco (Sueño y Mentira de Franco), incisioni contemporanee a Guernica, che riflettono il periodo tragico della guerra civile spagnola. Francisco Franco, leader delle milizie fasciste cui si contrapponeva l’esercito repubblicano, viene raffigurato da Picasso come un ripugnante mostro, impegnato in orribili azioni.
La rassegna lecchese, inoltre, metterà a confronto i fogli creati per illustrare le poesie di Luis de Góngora, poeta del siglo de oro spagnolo, con quelli realizzati per la Carmen di Prosper Mérimée.
L’eclettismo, la tecnica e la libertà mentale ed artistica di Picasso sono evidenziate dal confronto del Gongora e della Carmen, i due libri illustrati dal maestro catalano con opere grafiche originali, apparsi tra il 1948 e il 1949.
Allo spettatore riuscirà difficile ricondurle alla mano dello stesso artista: barocche, materiche e di gusto fortemente pittorico le prime, essenziali, geometriche, quasi astratte le seconde. 
La mostra si conclude idealmente con la Celestina, la serie di sessantasei lastre, incise all’acquaforte e all’acquatinta, apparsa nel 1971. In questo caso, l’artista illustra il testo della Tragicomedia de Calisto y Melibea, meglio nota come La Celestina, capolavoro della letteratura spagnola, scritto da Fernando de Rojas nel 1499, concentrandosi sulla figura della mezzana Celestina, sulle sue macchinazioni diaboliche e sui consessi amorosi, con una particolare attenzione, al limite dell’ossessione, per i nudi femminili.
 
Accompagna l’iniziativa un catalogo (edizioni Galleria Bellinzona) che riproduce tutte le opere esposte e raccoglie una serie di testimonianze di amici, critici d’arte, giornalisti, collezionisti, professionisti in diversi campi della società civile e un solo artista, Tino Stefanoni, che hanno vissuto in prima persona l’avventura trentennale di Oreste Bellinzona e della sua galleria.
 
Durante tutto il periodo di apertura non mancheranno, ad animare l’esposizione, una serie di conferenze, visite guidate e attività per famiglie.
 
Per informazioni Tel. 0341.481249 – 0341.481247; segreteria.museo@comune.lecco.itwww.museilecco.org

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Marzo 2014
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