Ancora incertezza sul futuro di Malpensa

Lo sblocco sulla trattativa tra Alitalia ed Ethiad continua a preoccupare sindacati e autorità lombarde. Nell’ultima lettera arrivata da Abu Dhabi sul tavolo del ministro dei Trasporti, resta ancora il massimo riserbo. Ma da fonti vicine al ministero e diffuse dall’Ansa, pare che la missiva contenga le ultime condizioni per chiudere definitivamente l’accordo tra le due compagnie aeree. Oltre a un taglio dei costi per 400 milioni di euro, con esuberi che si avvicinerebbero a circa 2mila unità, la lettera conterrebbe anche la richiesta della liberalizzazione dell’aeroporto di Linate con un conseguente indebolimento di Malpensa.

«Non conosco ancora quali siano i contenuti della lettera di Etihad ad Alitalia – ha detto il presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni -. Ne ho parlato ieri con il ministro delle Infrastrutture che giustamente non me li ha rivelati. La mia posizione resta la stessa: non ho nulla in contrario al salvataggio di Alitalia attraverso l’intervento di un vettore straniero come Etihad però non si può sacrificare una struttura, un aeroporto, un sistema, un progetto
aeroportuale che vede Malpensa come hub, per fare un favore a un vettore straniero».
Così il presidente della Regione nel corso della conferenza stampa tenutasi a Palazzo Lombardia dopo la seduta della Giunta regionale. «Rimango in attesa – ha aggiunto il governatore – di sapere se in questa richiesta di Etihad ad Alitalia ci sia anche sostanzialmente questa forte penalizzazione di Malpensa».

«Domani mattina i sindacati lombardi faranno una manifestazione per il primo maggio proprio a Malpensa – ha annunciato Maroni- e al termine della manifestazione, in tarda mattinata, incontrerò proprio lì a Malpensa i segretari regionali dei sindacati che mi hanno chiesto un incontro, per parlare naturalmente di Sea Handling e fare il punto della situazione su Malpensa se nel frattempo
avremo ulteriori informazioni che al momento non abbiamo».