Blasi: “Il Varese ha capito che può giocarsela con tutti”

Il centrocampista biancorosso è uno dei punti fermi di questa parte della stagione e ammette: "Cerco di aiutare la squadra anche mettendo a disposizione la mia esperienza"

È stato forse il colpo di mercato più altisonante della campagna acquisti estiva del Varese, e dopo un inizio di stagione un po’ altalenante, nell’ultimo periodo Manuele Blasi è diventato un punto di forza dei biancorossi, con prestazioni tutte cuore e grinta. Peccato per l’espulsione nella gara contro il Palermo che lo priverà a mister Sottili nella partita in casa della Juve Stabia, ma con un Blasi così il finale di stagione potrebbe portare sorprese a Varese.
 
Manuele, come sta lei e come ha reagito la squadra dopo la sconfitta con il Palermo?
«Io sto bene, mi spiace per l’espulsione che mi vieterà di giocare sabato, ma per il resto mi sento in forma. La squadra ha reagito bene. Siamo coscienti di aver disputato una buona partita; abbiamo messo sotto per lunghi tratti la migliore formazione del campionato e questo ci conforta sapendo di poter confrontarci alla pari con tutti».
 
Dopo un inizio un po’ difficile, sembra che per lei questo sia il momento migliore della stagione.
«Ho iniziato con qualche problema fisico di troppo e giocavo poco. Già con mister Gautieri ho iniziato a vedere di più il campo e questa continuità di impiego mi permette di dare il meglio, anche perché sento crescere sempre più la fiducia in me stesso».
 
Tra l’altro lei è stato uno dei trascinatori della rosa nel momento di maggior difficoltà.
«Ad inizio anno ho detto che in questa mia avventura a Varese avrei voluto dare una mano non solo in campo, ma anche portando in dote la mia esperienza mettendola a servizio degli altri e così sto facendo».
 
Sabato lei non potrà scendere in campo al “Menti” di Castellammare, ma come avete preparato questa sfida?
«La Juve Stabia ha una buona rosa, ma purtroppo per loro la classifica li penalizza. Hanno buone individualità e venderanno cara la pelle. Nelle ultime partite hanno perso punti ma se la sono sempre giocata contro tutte le avversarie. Noi dovremo affrontare la sfida come uno scontro salvezza, mettendoci grinta e tanto carattere».
 
Passando a lei e al suo passato. Ha vissuto tante stagioni ad altissimo livello, ma quale è stata la soddisfazione maggiore della sua carriera?
«I due scudetti con la Juventus (che furono poi revocati, ndr) sono stati il punto più alto della mia carriera, ma devo dire che anche a Napoli mi sono tolto tante soddisfazioni. Ho vissuto grandi stagioni anche con la maglia della Fiorentina e del Parma; insomma, posso dire che sono sempre stato piuttosto fortunato a giocare in squadre di prima fascia e che le stagioni vissute sono state positive».
 
E quale è stata invece quella che le ha lasciato più amaro in bocca?
«Credo l’anno scorso a Pescara. Siamo partiti con buone credenziali, ma poi qualcosa non è andato e alla fine la retrocessione è stata molto dolorosa, anche a livello personale».
 
In passato ha anche vestito a più riprese la maglia della Nazionale; con i Mondiali alle porte, ci può spiegare cosa vuole dire vestire l’azzurro?
«Essere convocati per la Nazionale è il coronamento di un sogno. È davvero una sensazione bellissima che inorgoglisce e riempie di gioia».
 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Aprile 2014
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