I dubbi dell’opposizione sulla chiusura delle scuole di Casorate

Dimitri Cassani, dell'Udc, è entrato nella scuola per un sopralluogo: "Ci sono fessurazioni, ma non c'era pericolo immediato". E accusa l'amministrazione di aver agito "come Ponzio Pilato"

Era necessario davvero evacuare le scuole elementari "Milite Ignoto" di Casorate? È il dubbio avanzato dal Dimitri Cassani del Nuovo Centro Destra casoratese, che – dalle file dell’opposizione – ha criticato il provvedimento di chiusura dell’edificio, adottato dopo il sopralluogo dei vigili del fuoco. Cassani interviene dopo aver fatto un sopralluogo alla scuola: «In tutte le zone che abbiamo ispezionato ed analizzato, non abbiamo rilevato lesioni tali da presupporre un rischi di collasso strutturale imminente. In particolare, riferendomi al verbale dei vigili del fuoco, non abbiamo riscontrato lesioni delle strutture orizzontali (solai e pavimenti) e le lesioni riscontrate sulle strutture verticali, secondo noi non sono ne particolarmente gravi ne tanto meno recenti. Certo questo è un parere personale che sconta tutti i limiti delle nostre competenze professionali, nessuno di noi è uno strutturista, ma l’esperienza maturata in cantiere nel corso degli anni (la mia è solo di 29 anni ma quella dei colleghi è di quasi 40 anni) ci ha portato a questa conclusione». Cassani lamenta la mancanza di «prove strumentali idonee a superare il mero parere personale» e la mancanza di un verbale da parte dell’ingegnere «incaricato delle verifiche strutturali». Secondo il consigliere comunale di Ncd non c’è un pericolo immediato, pur in presenza di alcune crepe all’esterno dell’edificio: «Certo, fessurazioni sulle pareti dell’edificio sono visibili, ma parliamo di una struttura ultra centenaria, modificata in epoche successive ed oggetto di interventi murari che hanno sicuramente creato dei movimenti e degli assestamenti, mi sarei stupito del contrario, ma che improvvisamente tutto questo venga identificato come pericolo mi sembra veramente eccessivo». Soprattutto Cassani lamenta la decisione da «Ponzio Pilato» degli amministratori, che si sono affifdati al parere "esterno" dei vigili del fuoco.

Con i bambini spostati in altri edifici, in ogni caso, si discute su come procedere per recuperare l’uso della struttura: nei giorni scorsi la giunta comunale e la dirigente hanno incontrato anche consiglieri regionali e parlamentari, nella speranza che anche da Milano e da Roma arrivi un aiuto (diretto o – più probabile – indiretto). La prospettiva rimane quella del recupero dell’edificio "storico" della Milite Ignoto e Cassani chiede prudenza: «mi auguro che prima di spendere 500.000 € per il consolidamento strutturale si proceda ad un supplemento di perizia per verificarne la reale necessità e soprattutto l’entità dell’intervento». Nei giorni scorsi il consigliere comunale dell’Udc aveva ipotizzato anche un nuovo edificio «dimensionato sulle reali esigenze».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Aprile 2014
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