L’ospedale cerca due infermieri: si presentano in 1500

Il bando concluso ai primi di aprile ha visto un'elevata partecipazione. Il delegato sindacale Fials commenta sorpreso: "È il risultato di anni di blocco del turn over"

 C’è penuria di infermieri, le corsie scoppiano, chiudono i letti per permettere al personale di fare le ferie. Eppure l’offerta di lavoro è ricca e abbondante visto i risultati dell’avviso pubblicato dall’Azienda ospedaliera varesina per l’assunzione di due infermieri professionali.

I termini si sono chiusi il 2 aprile e ora l’Ufficio concorsi è alle prese con una valanga di domande: 1200 quelle già pervenute direttamente ma ne stanno arrivando anche via posta, si stima circa 3/400.

« Non ci potevamo credere – commenta Antonio Tucci delegato della Fials – un numero di richieste veramente impressionante. Certo, il blocco del turn over e la spending review hanno limitato tanto le occasioni per i neo laureati. Ogni anno, dalle università escono figure professionali formate che non trovano alcuno sbocco. Devo dire, però, che è un po’ tutto il settore a registrare richieste elevate come questo: sicuramente il comparto sanitario soffre ma anche quello dei medici. Due anni fa il concorso per gli "Oss" aveva visto la partecipazione di 800 persone».

Numeri imprenssionanti anche per Aurelio Filippini, presidente del Collegio IPASVI di Varese: «I costanti tagli lineari imposti alle aziende del territorio hanno portato a ridurre il personale. Dato che, ogni anno, le università laureano lo stesso numero di infermieri è chiaro che si riducono le occasioni. I nostri laureati dello scorso novembre hanno quasi tutti trovato lavoro nel territorio: case di riposo, infemieri di famiglia, studi privati. Ma la preparazione accademica è molto spostata verso l’ospedale per cui tutti tentano di rientrarvi. Il futuro, però, è il territorio lo sappiamo. Occorerebbe costruire meglio la figura dell’infermiere di comunità anche a livello di percorso universitario». 

L’Ufficio concorsi dell’azienda sta lavorando alacremente per controllare e verificare. La prova consisterà in un colloquio a cui i candidati verranno invitati su appuntamento. Per due di loro si aprirà il rapporto a tempo determinato, gli altri entreranno in una graduatoria da cui attingere, comunque, in futuro. 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Aprile 2014
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