Pavoletti lotta come un leone, Di Roberto disastroso

BRESSAN 7 – Tradito dai compagni in occasione del gol, mostra grande reattività quando vola a negare il bis a Defendi e, subito dopo, quando respinge l’arrembaggio Varese da pochi metri. Purtroppo non basta.

FIAMOZZI 5,5 – Con Corti giustamente tenuto al guinzaglio con compiti di copertura, ci saremmo aspettati più spinta sulla fascia opposta, dove Fiamozzi ha anche l’abilità di crossare delicatamente verso il centro dell’area. Invece Ricky, non che faccia male dietro, mostra qualche titubanza di troppo in questo senso.

ELY 6 – Sufficienza stiracchiata perché alla fine, di riffa o di raffa, trova sempre il modo di tenere in piedi la baracca anche se nei duelli aerei fa una discreta fatica. Resta però un punto fermo, contro cui Joao Silva non trova varchi.

TREVISAN 5 (foto) – Prova difficile, al centro della difesa, dove sui palloni alti il Bari ha quasi sempre la meglio. Concede anche qualche punizione di troppo non lontano dall’area di rigore. Non è al meglio e si è allenato poco; basta per chiedersi come mai Spendlhofer non gioca mai?

CORTI 6,5 – Nelle figurine di un tempo lo avrebbero definito "jolly" per via della sua versatilità. Stavolta si adatta anche a fare il terzino sinistro con di fronte il pericoloso Galano: ebbene, un po’ di esperienza, un po’ di fisico e un po’ di cuore porta a termine la missione senza perdite.

BLASI 6 – Corre come un indemoniato anche a partita quasi finita: una conferma che il fisico ormai lo sta sorreggendo e gli permette di essere davvero un architrave della squadra. Appare però talvolta impreciso e talvolta dà l’idea di doversi spremere per recuperare palloni persi in precedenza.
 
ZECCHIN 5 – Dopo i mirabolanti assist sfoderati a Castellammare, si prende una giornata di pausa in cui, per la verità, ha a disposizione ben pochi palloni da fermo con i quali provare a colpire. Però calcia in curva una punizione interessante, e non accende mai l’interruttore a metà campo.

(Bjelanovic 5,5 – Entra per fare a spallate, non si tira indietro, ma al momento di tirare le somme il suo contributo resta piuttosto povero).

ODUAMADI 6 – Lo controllano a vista, lo raddoppiano se è il caso, e così il nigeriano timido non riesce a lasciare il segno pur sembrando abbastanza vivace. Però nasce da lui l’azione del sacrosanto rigore che Maresce non vede, o fa finta di non vedere.
(Neto Pereira s.v. – Un quarto d’ora in campo, e poi ancora infermeria. Oscar alla sfortuna e ai suoi muscoli di seta)
(Damonte 5 – Non si ricordano grandi cose nella ripresa. Anzi, con lui in campo pare quasi che Blasi corra di più. Nel finale si ritrova un pallone tra i piedi al limite e lo calcia come peggio non potrebbe. Poi è onesto quando tira in porta nonostante un evidente strattone)

DI ROBERTO 4,5 – Ci aveva abituato a mordere gli avversari sulla fascia, e per questo gli abbiamo spesso perdonato la mancanza di gol all’attivo (solo uno da quando è a Varese). Oggi invece non fa nulla di buono: corre poco e quando lo fa va a vuoto. La passa male, la riceve peggio e soprattutto spreca, in pieno recupero, l’occasione che lo avrebbe potuto trasformare in eroe di giornata.

CALIL 5 – Il voto non è relativo all’ultima mezz’ora, quando va ringraziato perché resta in campo nonostante un evidente infortunio che gli impedisce di correre, quanto per l’ennesima occasione sprecata nei 60′ in cui era "abile e arruolato". Mai uno spunto portato a termine, mai un passaggio illuminante, mai un tiro serio verso la porta.

PAVOLETTI 6,5 – Lotta ancora come un leone, e chissà quanto soffre per non aver avuto la possibilità di scaraventare in porta un po’ della rabbia agonistica mostrata in campo. Potrebbe rilassarsi, potrebbe tirare indietro la gamba con 16 gol in carniere, e invece è sempre là davanti a provare a segnare o a fare da sponda per i compagni.