Raccontare l’ambiente tra bellezza e denuncia, torna “Di terra e di cielo”
Si apre il 6 maggio la rassegna dedicata alla proiezione di film documentari dedicati alle tematiche ambientali. Un mese di appuntamenti e oltre trenta incontri
Cosa sono le reti ecologiche? Dove vivono le upupe? Chi sono i custodi del Lucumagno? Come sta cambiando la città di Venezia? Sperimentazione umana e animale, cosa c’è dietro? Tantissimi gli argomenti che verranno trattati da "Di terra e di cielo". La rassegna cinematrografica dedicata al documentario ambientale torna per una nuova edizione e dal 6 maggio al 15 giugno propone appuntamenti in tutta la provincia.
Coordinata da Filmstudio’90, "Di terra e di cielo" è tra le rassegne più longeve del territorio e negli anni è riuscita a creare una rete di collaborazioni che vede la partecipazione di associazioni e amministrazioni comunali. «Un vero miracolo» commenta Eugenio Manghi, regista che da anni sostiene la rassegna, «Partecipo ogni anno con grande entusiasmo. E’ una rassegna di grande qualità». Tanto che quest’anno Manghi ha deciso di partecipare a "Di terra e di Cielo" realizzando il trailer ufficiale.
Il mese di appuntamenti è davvero ricco: all’interno si leggono titoli come "Teorema di Venezia" di Andreas Pichler dedicato all’attuale situazioni della città, "Dal Profondo" di Valentina Pedicini che è stato girato 500 metri sotto il livello del mare e racconta di Patrizia, unica minatrice in Italia. C’è poi "Materia Oscura" di Massimo D’Anolfi e Martina girato al Parenti Poligono Sperimentale del Salto di Quirra in Sardegna. La collaborazione con Sondrio Film Festival e il Gran Paradiso Film Festival ha permesso poi di proporre opere come "Il ritorno dell’upupa", "La Palude", "Il Megliore dei Mondi Possibili". Da Locarno arriva "Un mondo in pericolo" sul futuro delle api ma le tematiche sono davvero tante. Ma i documentari in programma sono davvero molti: "Rupi del vino" di Ermanno Olmi che racconta delle coltivazioni del vino in Valtellina, "In grazia di Dio" di Edoardo Winspeare che racconta del ritorno alla terra come risposta alla crisa. Per le scuole, è prevista la proiezioni mattutina di "Vajont", che racconta della tragedia che colpì la valle.
Novità di quest’anno è inoltre, la collaborazione con il professor Paolo Mottana e la Dottoressa Marina Barioglio dell’Università degli Studi Bicocca di Milano che terranno incontri dedicati ai quattro elementi naturali aria, acqua, terra e fuoco con proiezioni di filmati e workshop con esercizi dedicati al pubblico. Prevista anche la mostra fotografica di Giuliano Leone, dal 10 al 29 maggio al cinema teatro Nuovo e dedicata alle Cinque Terre e dintorni.
Il primo appuntamento è per martedì 6 maggio, alle 21, a Varese, alla Sala Filmstudio’90 con 21 ma la rassegna farà tappa in diversi comuni della provincia e con molti spettacoli ad ingresso libero. Brinzio, Vergiate, Daverio, Caidate di Sumirago, Castello Cabiaglio, Castronno, Viggiù, Inarzo, Barasso e Cassano Valcuvia.
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