“Sulla opzione zero nessuna leggerezza, decisione supportata da pareri legali”

Il Partito Democratico interviene con una nota sul tema della Variante al Pgt, difendendo la scelta - criticata da Forza Italia - di eliminare le previsioni di edificazione nella zona sud della città.

Nel dibattito sul Piano di Governo del Territorio interviene il Partito Democratico, sostenendo con forza la scelta dell’amministrazione Guenzani di attuare la "opzione zero" eliminando l’edificazione sui terreni nella zona verde a Sud della città

Molte voci, rispetto alla Variante al PGT, avvertono e richiamano la maggioranza di governo al buonsenso. Ma dov’è il buonsenso?

Quando si ricorda che la scelta di fermare il consumo di suolo a Gallarate può esporre l’amministrazione attuale a ricorsi e contenziosi, spesso si dimentica che ricorsi e contenziosi ci sono già per il piano vigente, approvato dalla precedente amministrazione. Al proposito si ricorda che, proprio lo scorso 3 aprile, si sono discussi avanti al TAR due distinti ricorsi di due grandi società proprietarie di vaste aree in 336 che hanno impugnato il PGT vigente contestando, tra l’altro, proprio il meccanismo perequativo e chiedendo al nostro Comune un risarcimento di complessivi 19 milioni di euro.

Qualche mese fa alcuni paventavano ‘colate di cemento democratiche’. Oggi gli stessi criticano l’impostazione rigorosa dello strumento in approvazione, una Variante che blocca le colate di cemento.

Il buonsenso dovrebbe risultare evidente nella difesa di una risorsa non rinnovabile, il suolo, da cui dipende la qualità di vita dei cittadini, non nella difesa di interessi particolari, magari riconducibili a potenti realtà private. Dovrebbe essere riconosciuto, il buonsenso, nella volontà di fare più bella la città che esiste riqualificandola, piuttosto che consumare nuove aree e nuovi terreni senza affrontare il problema del degrado dell’esistente.

Non c’è nessuna euforia ambientalista e nessuna leggerezza, ma anzi la consapevolezza di dovere compiere scelte impegnative a tutela del territorio, soprattutto per le generazioni che verranno.

L’indirizzo di tutela del suolo nella variante al PGT è supportato da pareri tecnico-legali in una materia estremamente complessa e delicata, nel cimentarsi con la quale notiamo una certa inconsapevolezza giuridica da parte di Forza Italia nel parlare a sproposito di “interessi legittimi”, dimenticando che i contenziosi sull’attuale PGT (approvato, lo si ripete, dalla precedente amministrazione a guida PDL) si fondano proprio su presunti “interessi legittimi” e “aspettative qualificate”, la cui esistenza è stata sempre contestata da tutte le amministrazioni gallaratesi, di qualunque colore, che si sono succedute nel tempo.

La riduzione del consumo di suolo e la scelta della densificazione urbana si basano su assunti consolidati del dibattito urbanistico e architettonico, su consapevolezze ormai di patrimonio comune, sulla conoscenza approfondita del territorio, della sua condizione e delle sue esigenze.

I nostri obiettivi sono quelli dell’Unione Europea che fissa, per il 2050, lo stop definitivo al consumo di suolo. Sono anche quelli del progetto di modifica della legge 12/2005, proposto dalla giunta Maroni il 14 febbraio 2014, dove si afferma che “…il suolo inedificato, risorsa non riproducibile, può essere trasformato solo in carenza di alternative preventivamente verificate negli strumenti di pianificazione territoriale”.

A Gallarate stiamo anticipando queste impostazioni regionali, che altri paesi (Germania, Francia, Regno Unito, alcuni stati degli USA), hanno fatto proprie già dagli anni ’90. Lo facciamo nella ragionata e non ideologica convinzione di proporre, in un quadro giuridico della cui complessità siamo consci, una soluzione legittima e necessaria per garantire un futuro sostenibile alla nostra città.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Aprile 2014
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