Uil polizia: “A 33 anni dalla legge 121 le criticità rimangono”

Il segretario provinciale Francesco Cianci fa un quadro della situazione dei vari servizi delle questura. Un bilancio negativo a cui si aggiunge la soppressione della Polizia Ferroviaria di Luino e della Sezione Polizia Postale di Varese

Il primo aprile la Legge 121 del 1981 ha compiuto 33 anni. Quella legge delineava per la Polizia di Stato un’organizzazione coerente al moderno contesto europeo, trcciando già allora il quadro del coordinamento fra le Forze di Polizia, rimasto però del tutto inattuato.
Come tradizione della Uil-Polizia/Varese, questa ricorrenza costituisce un’occasione per delineare il quadro delle principali problematiche che pesano sui reparti della Polizia di Stato in questa provincia, già indeboliti dai “tagli lineari” del governo Berlusconi e poi dalla “Spending Rewiew” del Governo Monti, che hanno ridotto in maniera micidiale le risorse disponibili per la sicurezza, senza incidere però significativamente gli sprechi.
La Questuta continua a ristagnare nel suo clamoroso ritardo di pianificazione, non avendo ancora trovato alcuna soluzione allo stato di emergenza logistica in cui è costretto l’Ufficio Immigrazione. Neppure sul piano gestionale hanno trovato soluzione le forti criticità dal sindacato già segnalate lo scorso anno: ancora oggi infatti tutta la “filiera” degli Uffici cui il cittadino direttamente si rivolge per le sue esigenze fondamentali (Ufficio Denunce, Ufficio Relazioni con il Pubblico ecc.) ha bisogno di un robusto ripianamento dell’organico, così come non sono state colmate le clamorose lacune del quadro operativo della Squadra Volante (il settore che garantisce il Pronto Intervento sulle h. 24), dove continuano ad essere impiegati ispettori e sovrintendenti ultracinquantenni, malgrado la Questura disponga di un buon numero di sottufficiali molto più giovani e di più recente ed aggiornata formazione professionale.
Forti criticità si sono registrate anche nella Polaria Malpensa, altro reparto in cui la dirigenza non ha ancora accolto le proposte del sindacato per raggiungere un più elevato livello di controllo dell’area aeroportuale, per recuperare il quale nelle scorse settimane ha dovuto più volte intervenire massicciamente la Questura con proprie operazioni.
Alla sottosezione autostrdale  di Busto Arsizio corrisponde un altro caso di estrema gravità nel contesto provinciale, a causa però di insopportabili criteri gestionali che hanno determinato una vera e propria migrazione del personale verso altri Reparti.
Ma rispetto allo scorso anno, si è registrato un altro fattore negativo, cioè la previsione della riduzione dei servizi sul territorio da parte del Ministero dell’Interno, con un piano che annuncia la soppressione della Polizia Ferroviaria di Luino e della Sezione Polizia Postale di Varese, pur essendo noti sia l’aumento dei gravi reati che si verificano attraverso i sistemi informatici, sia l’esigenza di “alta specializzazione” che una azione di contrasto tecnologicamente adeguata richiede.
Ed appare perlomeno singolare che nello stesso tempo anche da parte delle istituzioni locali si sia registrata l’autonoma riduzione dei servizi sul territorio, non giustificata cioè dal calo dell’organico, e sempre in controtendenza rispetto alle esigenze reali del territorio: rientrano in questa tipologia la progressiva riduzione dei servizi di Polizia Ferroviaria da parte del Compartimento di Milano, e la soppressione da parte della Questura del servizio presso l’Ospedale di Circolo.
Tutte queste circostanze impongono una grande attenzione sia rispetto ai criteri con cui ai vari livelli la Dirigenza dello Stato affronta la sua funzione, sia riguardo alle effettive priorità con cui risponde alla crescente necessità di sicurezza che viene dal territorio.
 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Aprile 2014
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