Dieci anni dopo il sottopasso di Sant’Anna scalda ancora il consiglio
La Lega spacca la maggioranza e si oppone alla realizzazione dell'opera attesa e rimandata da almeno 10 anni. Il Pd attacca la giunta e un gruppo di cittadini del quartiere espone cartelli a favore
Il sottopasso di Sant’Anna, a dieci anni dai primi vagiti di questo progetto, scalda ancora il dibattito politico. E ieri sera in consiglio comunale a Busto Arsizio si sono visti i fuochi d’artificio sia nella maggioranza che nelle minoranze. Tutto è partito dall’interrogazione del consigliere di Sel Marco Cirigliano che ha chiesto le tempistiche di questo intervento viabilistico che è stato pensato per collegare il villaggio Sant’Anna con il cuore della città saltando la viabilità extraurbana che divide le due zone. L’assessore ai lavori pubblici Paola Reguzzoni ha ripetuto, sostanzialmente, quanto detto in commissione lavori pubblici auspicando che entro il 2015 si possa passare alla fase esecutiva del progetto che, nei mesi scorsi, è tornato sulla cresta dell’onda dopo che il Ministero dei Trasporti ha minacciato di togliere il contributo da quasi 3 milioni che ha stanziato anni addietro: «Se non ci saranno altri intoppi si procederà all’esproprio dei terreni entro quest’anno – ha detto l’assessore – nel frattempo è ancora possibile apportare migliorie al progetto e renderlo adeguato ai giorni nostri».
Il sottopasso nel 2005
Il sottopasso nel 2009
Il sottopasso nel 2010
Il rischio di perdere il finanziamento da 2,85 milioni
E succede quello che non t’aspetti. La Lega Nord, per bocca del consigliere Enrico Speroni, ha espresso tutti i suoi dubbi sull’opera, seguito dal collega Massimo Rogora: per entrambi è un progetto che non s’ha da fare perchè non vi è la necessità in aperto contrasto con la giunta che sostengono. Dai banchi dell’opposizione è il Pd che attacca la maggioranza con il consigliere Vita che – forse spinto dall’ottimo risultato elettorale del Pd a Busto nell’ultima tornata elettorale per le Europee (primo partito col 39%) ha sottolineato «le divisioni interne a questa maggioranza capace solo di perdere tempo e non fare le opere che servono» e concludendo con un «vi spazzeremo con il voto». Il pubblico in sala rumoreggia e un gruppo di cittadini di Sant’Anna sventola cartelli che ricordano le 370 firme raccolte a favore dell’opera. Già che ci sono anche gli esponenti del Movimento 5 Stelle espongono i loro cartelli, giusto per ricordare a Ivan Catalano (nel frattempo passato al gruppo misto) che loro non si sono dimenticati di lui. Il presidente del consiglio comunale fa mettere a verbale la protesta e si prosegue con le altre interrogazioni.
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