Frontiera, problema o opportunità?
“Aree transfrontaliere: opportunità e problemi a partire dal caso svizzero” è il titolo dell'incontro in programma giovedì 29 maggio all'università dell'Insubria
Lo scorso 9 febbraio gli svizzeri – i ticinesi in particolare – hanno detto no, con referendum popolare, all’immigrazione di massa. Nei giorni scorsi, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel suo viaggio in Svizzera con tappa a Lugano ha difeso i frontalieri italiani e il loro ruolo. Intanto, se la piazza finanziaria elvetica resta ancora attraente, lo diventa anche, per molte imprese italiane, delocalizzare in Ticino. Dunque, la situazione della frontiera è in deciso movimento.
Proprio per dibattere di questi temi il Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi dell’Insubria, Dottorato in “Economia della Produzione e dello Sviluppo”, in collaborazione con il Dipartimento di Economia Politica e Metodi Quantitativi dell’Università di Pavia, Doctoral Research in Economics and Management of Technology (DREAMT), organizza l’incontro dal titolo: “Aree transfrontaliere: opportunità e problemi a partire dal caso svizzero”.
«Ma cos’è la frontiera? Era muro che divide; è filtro per regolare i flussi degli uomini; è non-luogo di transito; è separazione formale tra territori che tuttavia si toccano e si devono integrare, imparando a fare rete – commenta il professor Lelio De Michelis, docente di Sociologia dell’Università degli Studi dell’Insubria. È la frontiera che c’è ancora (i localismi, il ‘padroni a casa nostra’) e che non c’è più (la globalizzazione e la rete). Ma la frontiera è anche occasione per creare società e dialogo e reti virtuose e relazioni non solo economiche ma culturali e sociali, per una cittadinanza che attraversi la frontiera e superi le divisioni. Perché ciò che accade ‘di là’ ci riguarda molto da vicino. E viceversa».
In occasione della pubblicazione del volume “Vivere e capire le frontiere in Svizzera” (Armando Dadò Editore), curato da Oscar Mazzoleni, politologo dell’Università di Losanna; e da Remigio Ratti (geo-economista ed esperto di frontiere dell’Università di Friburgo), se ne discute all’Università degli Studi dell’Insubria, Dipartimento di Economia, in un incontro aperto al pubblico e ai media. Presenti i due curatori – introdotti da Gioacchino Garofoli con Lelio Demichelis dell’Università dell’Insubria – è un momento di riflessione per capire cosa sta succedendo e cosa potrebbe accadere lungo la frontiera. L’appuntamento è in programma giovedì 29 maggio alle ore 14, aula seminari, nella sede di via Monte Generoso 71, a Varese.
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