Chiesto l’ergastolo per l’assassino di Mariangela Granomelli
L'accusa e le parti civili hanno chiesto il massimo della pena per Alex Maggio, l'assassino della gioielliera di Saronno trovata morta nel suo negozio in pieno centro in seguito ad un violento pestaggio nel corso di una rapina
E’ stato il giorno delle richieste di pena per Alex Maggio, l’assassino reo confesso della gioielliera di Saronno Mariangela Granomelli, arrestato il 28 agosto 2013 dopo una caccia all’uomo durata tre settimane e condotta senza sosta dal sostituto procuratore Nadia Calcaterra e dalla squadra investigativa dei Carabinieri di Varese con i colleghi della Compagnia di Saronno. La commerciante venne trovata morta nella sua gioielleria "Il dono di Tiffany" in corso Italia, la sera del 3 agosto in un lago di sangue.
Per lui il pubblico ministero ha chiesto l’ergastolo, il massimo della pena nonostante l’imputato abbia chiesto il rito abbreviato che permetterebbe uno sconto di pena di un terzo. A suo carico, infatti, il magistrato ha addebitato anche tutte le aggravanti possibili come l’efferatezza e il fatto di aver commesso il reato per portare a termine una rapina. Infine le cinque perizie psichiatriche chieste e presentate da tutte le parti in causa, compresa la difesa, hanno stabilito che Maggio è sano di mente. Stessa richiesta è stata fatta dalle parti civili costituite dai familiari della gioielliera e dall’associazione Sos Italia Libera con Paolo Bocedi presente in aula.
La difesa, rappresentata dal legale Carlo Andrea Sangiorgi, ha sostenuto la richiesta di una condanna per omicidio preterintenzionale o, in subordine, omicidio colposo con dolo eventuale oltre alla derubicazione del reato di rapina in furto. In buona sostanza ha chiesto il minimo della pena possibile per il suo cliente. Il giudice per l’udienza preliminare Alessandro Chionna ha, infine, annunciato la lettura del dispositivo di sentenza per il prossimo martedì 10 giugno alle 9,30 dopo le eventuali repliche di accusa e difesa.
Maggio, apparso dimagrito e con molti capelli bianchi, non ha proferito parola sui fatti commessi ma ha solo chiesto di non essere fotografato. Per lui, però, i flash sono scattati non appena è uscito dall’aula con un imponente cordone di sicurezza formato da agenti della Polizia Penitenziaria oltre che da Carabinieri e Polizia. Il fratello di Mariangela Granomelli ha urlato all’assassino «vediamo chi è il più forte adesso». Nei corridoi del tribunale si è presentato anche un noto commerciante del settore compro oro, famoso per aver messo una taglia sull’assassino, peraltro mai consegnata.
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