L’Ite Tosi nella rete delle “Avanguardie educative”

Grazie al costante approccio innovativo, l'istituto di Viale Stelvio è entrato di diritto tra le 30 scuole scelte dall'INDIRE. Tra le sperimentazioni d'eccellenza, il percorso quadriennale che partirà a settembre

Trenta scuole d’eccellenza in tutt’Italia. Eccellenti perché sono capaci di innovare, rompere gli schemi, sperimentare. Anche la provincia di Varese è entrata nell’elenco grazie all’Ite Tosi di Busto Arsizio.


È la rete delle “Avanguardie Educative”, scuole che si sono distinte per innovazioni strutturali e di metodologia didattica.

Il Tosi è entrato di diritto per una politica che ha fatto dell’innovazione un vero e proprio stile. Così si deve leggere la sfida che partirà dal settembre prossimo: un percorso formativo in 4 anni, unico istituto tecnico in Italia. 

A scegliere le scuole “d’avanguardia” è l’Indire e il suo presidente Giovanni Biondi ne spiega in motivi in un’intervista rilasciata al settimanale “Vita”:

Sono le scuole d’eccellenza in Italia, i pionieri che hanno osato rompere l’inerzia di un sistema che si perpetua identico a se stesso praticamente da un secolo. Ma ora siamo al momento della svolta.  Il grado di innovazione delle scuola ha due livelli. In Italia le scuole che hanno fatto un po’ di strada saranno una trentina, poi ci sono diverse centinaia di scuole stanno cominciando ad innovare, partendo da una classe e contagiando le altre: è un percorso promettente, perché le classi 2.0 il prossimo anno scolastico saranno 2mila. L’innovazione nella scuola avviene per contagio, è virale.
Le trenta scuole d’avanguardia invece chi sono?
Sono quelle che hanno completamente trasformato il modello didattico, soprattutto attraverso un utilizzo diffuso delle tecnologie. Sono le scuole che sono riuscite a rompere lo schema-classe, abbandonando la centralità della lezione frontale. Stanno modificando orari, calendari, libri di testo… stanno facendo una rivoluzione! »

Per socializzare le migliori pratiche, nell’ultima settimana di maggio, due ricercatrici dell’Indire sono state nell’istituto di Busto. Hanno analizzato le esperienze didattiche ed educative in vista della creazione di modelli da condividere il più possibile.  In particolare hanno approfondito il modello di valutazione basato sulle competenze: il registro elettronico, costruito ad hoc, prevede infatti il voto ma anche diversi livelli di raggiungimento delle competenze. 
Analizzati anche l’utilizzo digitale nella didattica, in particolare i modelli di apprendimento oltre all’uso della tecnologia nella comunicazione e nell’amministrazione. 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Giugno 2014
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