“Vi spiego come imprenditori e giovani possono lavorare per il rilancio del Paese”
Ospite del faberlab Stefano Micelli, autore di Futuro Artigiano, libro cult con cui per la prima volta un economista ha vinto il Compasso d'oro
La prima volta non si scorda mai. L’assegnazione del Compasso d’oro, il più prestigioso premio di design, ad un economista è una di queste. Stefano Micelli, ordinario di economia all’università Ca’ Foscari di Venezia, presidente della Fondazione Nord-Est, saggista e divulgatore è stato insignito del premio per: «Aver fornito ragioni economiche e pratiche per rivalutare l’artigianato industriale in un’ottica non nostalgica ma proiettata verso il futuro».
La visione di Micelli è contenuta in "Futuro Artigiano", il libro, edito da Marsilio, con cui l’economista spiega come il tessuto produttivo italiano, rappresenti ancora un modello competitivo e foriero di grandi potenzialità.
Ospite del Faberlab, nella serata di martedì 10 giugno, Micelli illustrerà come oggi più che mai l’imprenditore deve avere la capacità di rilanciare.
L’evento faberlab è gratuito, per prenotarsi clicca qui
«La piccola impresa artigiana – dice Micelli – ha di fronte a sé una sfida importante: trovare uno spazio e una collocazione nell’ambito dei mercati internazionali. Il principale strumento sul quale la piccola impresa può scommettere è la rete».
Per questo, ad affiancarlo durante l’evento organizzato nella cornice di Officina delle Idee, ci saranno due imprenditori che hanno saputo sfruttare il web per aumentare il loro giro d’affari e ottenere visibilità, sono Filippo Berto di Berto Salotti e Luca Carbonelli della Torrefazione Carbonelli. «L’imprenditore deve sapere utilizzare gli strumenti del web e dei social media – continua Micelli -. E deve saper gestire, anche con un piglio originale e creativo, le comunità che nella rete si sono sviluppate e rappresentano una straordinaria risorsa, non solo per vendere, fare marketing e commercializzare ma anche per gestire gli acquisti e, soprattutto, l’accesso alle conoscenze».
Un ruolo importante in questo "salto" di mentalità lo giocano le nuove generazioni.
«Per gli imprenditori artigiani – conclude Micelli – che sono sul mercato da tanti anni non è facile avvicinare gli strumenti messi a disposizione da internet; per i giovani, invece tutte queste novità fanno parte del dna culturale e si tratta di un linguaggio che capiscono benissimo».
Lo scollamento tra generazioni, non più tra classi economiche, può quindi essere ridotto secondo l’economista, da un affiancamento nel lavoro, da un’intesa tra giovani ed esperti, tradizione e innovazione, che si trasformi in un rilancio vero del "Made in Italy" nel mondo.
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