Ambrosetti: “De Vito vuole rischiare con noi: felici di averlo preso”

«Andrea ha scelto di rischiare con noi, e per questo siamo stati ancora più convinti del suo acquisto». Mentre il presidente Laurenza e lo staff societario sono al lavoro per completare le pratiche relative a fideiussione e iscrizione (l’attesa prosegue: al momento lo scenario resta di leggero ma cauto ottimismo), il direttore sportivo Gabriele Ambrosetti è impegnato nel calciomercato che ha portato ieri – lunedì 7 luglio – al primo vero acquisto estivo, quello del terzino sinistro Andrea De Vito.

Direttore, cominciamo da qui: come siete arrivati al giovane di scuola Milan?
«Io e il mister lo conoscevamo già: lo abbiamo monitorato anche durante la sua esperienza a Cittadella e il suo nome era scritto da tempo sulla nostra lista dei possibili acquisti. E devo anche dire che Andrea oltre ai requisiti tecnici giusti, ha dimostrato di avere anche qualità comportamentali che combaciavano con il profilo che stavamo cercando».

Un acquisto nonostanze le incertezze legate alla società.
«E questo è un altro punto a favore di De Vito (foto a lato) e dei suoi procuratori. Il ragazzo aveva ancora due anni di contratto ad Avellino, ma ha scelto di rischiare insieme a noi e di accettare la proposta di venire a Varese. Gli abbiamo confermato un biennale e lo abbiamo anche tenuto in stand-by per una ventina di giorni: si è dimostrato molto serio e questo fatto ha dato ancora più valore al suo acquisto».

De Vito è un terzino sinistro di scuola Milan come Krisztian Tamas, altro giocatore in predicato di arrivare a Varese. Una trattativa in fase avanzata?
«Una trattativa in corso, ma non ancora definita: Tamas (foto in basso www.acmilan.it) è un ragazzo interessante e fa parte a sua volta del gruppo di giocatori che stiamo seguendo. Ma ci sono altre opzioni sul taccuino».

Comunque siete molto attivi per quanto riguarda il ruolo di terzino sinistro.
«Sì, perché era quello in cui eravamo più scoperti dopo la partenza di Grillo, e perché sul mercato non ci sono poi così tanti specialisti di quella posizione».

Come sappiamo, il Varese deve ancora perfezionare le pratiche per l’iscrizione. Come si porta avanti il mercato in questa situazione di incertezza?
«Queste difficoltà non devono intralciare il mio lavoro, per quanto possibile e quindi porto avanti le trattative senza pensare a fideiussione e dintorni anche perché il vero mercato non lo si fa ora. In accordo con Bettinelli, abbiamo preparato per tempo la lista dei possibili acquisti e monitorato i giocatori: salvo mosse improvvise che in genere nascono negli ultimi giorni, abbiamo già ben chiari tutti i movimenti del caso. Poi è ovvio e comprensibile che ci siano giocatori e agenti che ci chiedono qualche giorno di tempo, in attesa che il Varese venga ammesso al campionato. Ma come ho detto, noi lavoriamo a prescindere dalla burocrazia».

Infine le chiediamo se qualche giocatore sotto contratto è sul piede di partenza. Fiamozzi, per esempio, piace al Pescara.
«Da questo punto di vista noi non abbiamo ricevuto alcun interessamento. E comunque escludo una sua partenza: lui e gli altri uomini sotto contratto saranno con noi il 15, in occasione del raduno al "Franco Ossola"».

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