Multe alle bici legate al palo. Brugnone: “Assurdo incentivo all’uso dell’auto”

Il segretario dei Giovani Democratici commenta sul suo blog una delle norme proposte nel nuovo regolamento della Polizia Locale che prevede multe da 25 a 250 euro per chi non parcheggi la bici negli stalli, che sono pochissimi

Busto non è una città per ciclisti e questa frase non suonerà nuova ma per Massimo Brugnone anche il nuovo regolamento della Polizia Locale disincentiva l’uso della due ruote, a causa di una norma che prevede sanzioni per coloro che parcheggiano la bici fuori dagli appositi spazi. «Appendete pure la bicicletta al chiodo, ma di certo non al palo» – scrive il segretario dei Giovani Democratici bustocco sul suo blog. Il Regolamento di Polizia Urbana proposto dall’Amministrazione comunale che al suo interno recita il divieto di “utilizzare gli spazi pubblici o aperti al pubblico transito per depositarvi o farvi sostare cicli, motocicli o qualsiasi altro veicolo al di fuori degli spazi opportunamente a ciò destinati“. «Ne parlavamo ieri sera con dagli amici davanti a una birra, uno dei quali arrivato proprio in bicicletta. La lega al palo ed alcuni di noi pensano: a breve non lo potrai più fare. Perché? Nuovo regolamento comunale. E dove non esistono degli spazi opportunamente a ciò destinati – praticamente inesistenti nella maggior parte della città – come si fa?» – è la logica domanda che un ciclista bustocco potrebbe porsi.

«Le cose son due: o l’Amministrazione provvede al più presto a tappezzare la città di portabiciclette, oppure è un chiaro incentivo all’utilizzo dell’auto. Non voglio pensare che sia un’incentivo alla trasgressione della norma. Norma che prevede una multa dai 25 ai 250 euro. Sanzione palesemente ridicola dato che le biciclette non hanno numero identificativo o targhe come le macchine. I vigili cosa dovrebbero fare? Una multa alla bici nera appoggiata al palo in via tizio appartenente al non identificato signor caio? Vogliamo davvero mortificarli in questo modo? O forse dovrebbero piantonare ogni bicicletta in attesa che ne arrivi il proprietario così da poterlo multare “in flagranza di reato”?». Delle due l’una ma, probabilmente, la soluzione sarà quella di "non poter applicare la norma nel 99% dei casi" oppure modificare il regolamento prima che passi al vaglio del consiglio comunale.

«Condivido il principio e lo spirito del miglioramento del decoro della città, siamo realisti però: prima di multare i cittadini una buona amministrazione ha il dovere di dotare gli stessi degli strumenti necessari a rispettare le regole. Più e più efficienti mezzi pubblici, più rastrelliere portabiciclette, più piste ciclabili, e solo dopo sanzioni per chi non usufruisce dell’ottimo servizio che spero veder sorgere nella mia città» – conclude il segretario Pd.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Agosto 2014
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