Vecchi cartoni e tagli laser: il design 2.0 tra riciclo e tecnologia
Gianluigi Roman, eclettico designer varesino, insieme al suo gruppo di creativi ha dato vita a Concept 7.1, un gruppo dove si mescolano persone, creatività, tecniche e idee
Vecchi tubi di cartone destinati al macero, stoffe scartate dalle aziende, ma anche materiali inediti da sperimentare, tecnologie avanzate e soprattutto tanta tanta creatività. E’ da questo mix che nascono le opere di Gianluigi Roman, designer di Samarate che negli ultimi anni si è fatto notare con le sue proposte coloratissime e accattivanti, fino ad essere chiamato quest’anno al Fuorisalone per mostrare al grande pubblico le sue invenzioni: da Balancestool, gli sgabelli dondolanti decorati a mano uno per uno, o TB-19, le divertenti sedute realizzate con materiali di riciclo, o ancora la libreria Asse e la serie di reggilibri Fantabook, entrambi realizzati con il fondamentale contributo del taglio laser.
"Tecnologia e lavoro artigianale, nuovi materiali e riciclo possono tranquillamente convivere – spiega – In questa fase, ad esempio sto sperimentando un materiale straordinario come la carta dei sacchi della farina, ma anche una cosa nuovissima come Adamantx, un materiale innovativo con il quale è possibile realizzare qualsiasi forma, e che sta rivoluzionando il mondo del design".
Roman, come le sue creazioni, è decisamente eclettico: la sua attività, iniziata nel 1999, ha da sempre spaziato nei vari campi del design, della comunicazione e dell’arte. Eclettico ma anche portato a "fare squadra". Oltre alle collaborazioni con designer del calibro di Ambrogio Pozzi, con l’architetto varesino Marco Tosi e l’artista milanese Samatha Franza, il designer ha recentemente dato vita a Concept 7.1 una sorta di "coworking" dove si mescolano design, varie forme di espressione artistica, materiali e idee. "La nostra idea è quella di mettere in comune idee e stimoli, ma anche di iniziare a produrre oggetti che abbiano quel valore aggiunto che abbiamo visto piace molto alle persone, pezzi unici, magari numerati, con un alto tasso di creatività e di capacità manuale".
Roman, che da tempo collabora con vari studi e laboratori, ha in più le conoscenze tecniche delle varie fasi di realizzazione e questo darà una marcia in più a un progetto appena nato ma che ha già molti occhi puntati.
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