“Malpensa, i partiti litigano sulla pelle dei lavoratori”
Andrea Bagaglio, di Sinistra Ecologia e Libertà, critica la contrapposizione tra le forze politiche, di fronte alle tante crisi aziendali
Riceviamo e pubblichiamo
Gli ultimi dati riguardanti lo scalo aereo di Malpensa parlano di circa mille persone senza lavoro tra gli “ esuberi “ di Meridiana ed la nuova bancarotta della Livingston .
Mille famiglie col fiato sospeso in un contesto economico aeroportuale privo di strategie aziendali in quanto sempre più dipendenti da quelle nazionali .
E la situazione occupazionale nazionale e provinciale continua inesorabilmente a tenere la barra verso il peggio .
Ed il peggio, per Malpensa e l’indotto , potrebbe appalesarsi ulteriormente con l’attuazione del decreto del ministro Lupi che liberalizzerebbe i voli su Linate a scapito del nostro scalo .
In questa realtà emerge nella sua interezza e con mille sfaccettature la pochezza politica provinciale .
Come chiamare le iniziative che i vari partiti mettono in campo in questi giorni concitati ?
Interessi di bottega ?
E’ difficile vedervi prioritariamente altre motivazioni .
Come interpretare le conferenze stampa separate a livello regionale, le accuse reciproche per la situazione odierna e per quella di ieri e dell’altro ieri , se non come la volontà di additare all’opinione pubblica i responsabili di una debacle cui nessuno ha voluto porre rimedio ?
Ed a questa situazione si aggiunge il decreto Lupi .
Almeno in questa circostanza avremmo voluto vedere tutti i parlamentari ed i consiglieri regionali varesini, seduti ad un tavolo a discutere circa la strategia migliore da adottare per poter ridare dignità a Malpensa ed ai suoi lavoratori .
Certamente nel contesto attuale esistono partiti al governo e partiti all’opposizione , partiti che cercano di giustificare l’operato del governo che sostengono ed altri che lo contestano .
Non siamo nati ieri .
Ma i mille lavoratori licenziati della Meridiana e della Livingston e le altre centinaia che faranno la stessa fine se dovesse realizzarsi quanto temuto da più parti, chiedono concretezza e non propaganda , chiedono atti responsabili concertati e non giochi di bottega .
Anche perché la dorate stanze romane dei bottoni ha ospitato tutti i partiti che oggi si combattono in nome di Malpensa .
Il tempo stringe ed in questo caso ben vengano le “ larghe intese “ finalizzate ad una strategia comune dei partiti che riporti lavoro e serenità a tutti coloro che a qualsiasi titolo sono occupati a Malpensa .
Un atto comune di responsabilità è indispensabile e doveroso .
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