Nubi sulla ferrovia ma gli operai sono al lavoro

Le nuove fibrillazioni intorno al cantiere dell’Arcisate-Stabio sembrerebbero determinate dall’avvicinarsi della prossima seduta del Cipe, il comitato interministeriale per la programmazione economica che ha in mano la decisione più cruciale per permettere la conclusione dell’opera. Da quella seduta dovrebbe uscire il via libera economico per lo smaltimento e lo stoccaggio delle terre di scavo che è il problema che ha bloccato per così tanto i lavori. A margine di questa decisione si svolge anche una complicata trattativa tra le aziende coinvolte, la Ics Salini e Rfi, i cui rapporti si sono deteriorati da tempo.

In una fase così delicata le nuove voci sul stop del cantiere hanno preoccupato non poco il fronte svizzero interessato dall’opera e i sindaci dei comuni di frontiera. Il sindaco di Arcisate Angelo Pierobon ha alzato l’allerta preoccupato dall’ennesima paralisi ma senza far scattare un nuovo allarme e anche il sindaco di Induno Olona, Marco Cavallin, sembra cauto e determinato a non prestarsi a strumentalizzazioni: «ad oggi non ho nessuna comunicazione ufficiale in merito al cantiere della ferrovia, siamo rimasti al fatto che il Cipe si sarebbe riunito oggi, 3 ottobre, ma probabilmente la seduta slitterà. Detto questo io faccio due ragionamenti: non intendo essere strumentalizzato nelle liti tra Salini e Rfi ma non accetterò che ci siano ulteriori ritardi rispetto all’ultimo accordo sottoscritto per problemi tra la ditta appaltatrice e Rfi. I miei concittadini sono stati pazienti. Il tempo della tolleranza è finito e vogliamo che su questa questione si faccia definitivamente chiarezza».
Attualmente, in ogni caso, gli operai sono in questo momento all’opera e i lavori sul cantiere della ferrovia stanno continuando. Anche le parti sindacali non hanno avuto comunicazioni diverse rispetto all’ultimo accordo preso dall’azienda e attendono la decisione del Cipe monitorando attentamente la situazione.