Daniel e Robinson: prima orrendi e poi ottimi
Play e pivot si trasformano nell'intervallo e per poco non fanno il colpaccio. All'attacco di Varese è mancato Rautins
RAUTINS 5 – Scompare nel momento in cui Varese, che aveva trovato tanti protagonisti in attacco, aveva bisogno anche del suo apporto. E invece, 5 punti al 10′, 8 a fine partita con la tripla dell’ennesimo pareggio a quota 100 finita a malapena sul ferro, mentre dall’altra parte Melli e Ragland bruciavano la retina.
DANIEL 6,5 – Gioca due periodi che lasciano interdetti, da quanto è moscio e “pollo” contro una coppia di marcantoni come James e Samuels che lo respingono ogni volta che si avvicina all’area colorata. Poi cambia completamente: più reattivo, fantasioso, spigoloso. I compagni si ricordano che è meglio servirlo in movimento, e così Ed piazza una schiacciata strepitosa: si è risvegliato in tempo, voto oltre la sufficienza.
ROBINSON 6,5 – Potremmo usare la carta-carbone per copiare la pagella di Daniel nello spazio destinato a Robinson, tanto le due prove si sovrappongono. Arriva all’intervallo con un tabellino da spavento, poi non sbaglia più un tiro andando a segno contro le mani protese di tutta Milano. E dà segnali di regia (6 assist) quando tutto sembrava perso.
DIAWARA 7 – Canta e porta la croce, una volta di più, con tanto di un occhio semichiuso (tipo pugile) per un colpo subito e non sanzionato dagli arbitri. I milanesi lo aspettano in post basso e allora lui cerca gloria da lontano: scaglia e segna due triple incredibili ma il miracolo non riesce nell’arrembaggio finale al quale giunge appannato. Film già visto, purtroppo, per noi e per lui
OKOYE 5 – Infila una tripla estemporanea che è la sua firma sul match, però al di là di quello combina poco contro avversari di livello Eurolega. Lo si vede al termine del terzo quarto quando pare un canotto in mezzo allo tsunami.
DEANE 6,5 – Regia pulita e difesa pungente, soprattutto se paragonata al gioco di Robinson nella prima metà di gara. Quando il compagno di reparto sale di tono, per lui c’è meno spazio.
CALLAHAN 7 – Potremmo quasi spendere il termine di “migliore”, almeno nel rapporto attesa-risultato raggiunto. Segna anche un’incredibile tripla con fallo (e libero realizzato) che vale un vantaggio pesante a pochi minuti dalla fine. Una pecca però è seria: solo due rimbalzi portati a terra, troppo poco.
EYENGA 6 – Primo quarto di ottimo livello, con un paio di flash verso canestro e accenni di difesa ben serrata. Però non gioca da giugno, il “secondo turno” è molto meno incisivo e nel finale Ducarello – che trova un Callahan inatteso – lo tiene fuori. L’impressione è che possa fare bene: a Cremona lo attendiamo a una prova concreta.
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