La Regione: “Elevata criticità nel nord-ovest, emergenza in pianura”
Il bollettino del rischio idrogeologico in Lombardia fotografa una situazione di elevata criticità in tutta l'area nord-ovest, sul lago Maggiore e nel bergamasco. Emergenza in pianura per l'esondazione dei fiumi
Nel corso delle prossime ore è attesa una graduale cessazione dei fenomeni precipitativi sulle aree di pianura occidentale a partire da sud. In particolare, l’area del milanese vedrà cessare fenomeni rilevanti nel corso della serata (ore 21-22), salvo residua pioviggine possibile fino alla tarda serata. Per quanto riguarda le aree di alta pianura e pedemontane a nord del milanese (Brianza, Lario, Lecchese, Varesotto) le precipitazioni proseguono moderate fino alla tarda serata di oggi per ridursi a deboli fino alle prime ore di domani, domenica 16.
Per tutta la fascia Prealpina restano probabili precipitazioni tra deboli e moderate fino alla notte di domenica 16, quando tenderanno a farsi deboli e sparse.
I LIVELLI DI ALLERTAMENTO – Nella zona A (Alta Valtellina) CRITICITÀ MODERATA con possibili rischi di natura idrogeologica e idraulica. Discorso simile per la zona B (medio-bassa Valtellina) dove è confermata CRITICITÀ MODERATA e possibili rischi idrogeologici e idraulici fino a revoca. Nella zona omogenea C (Nordovest, con interessamento delle province di Como, Lecco, Sondrio e Varese) ELEVATA CRITICITÀ con rischio idrogeologico e idraulico confermato. Per la pianura occidentale delle province di Bergamo, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Monza e Brianza, Milano, Pavia e Varese), ovvero la zona D, passa a EMERGENZA per il rischio idraulico. La zona E dell’Oltrepò Pavese (provincia di Pavia) CRITICITÀ MODERATA confermata fino a revoca con rischi idrogeologici e idraulici. Per la pianura orientale, zona F, che coinvolge le province di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova, conferma di ELEVATA CRITICITÀ per rischio idraulico.
L’area del Garda e della Vallecamonica, identificata con la lettera G e interessante le province di Bergamo e Brescia, vede conferma del livello di MODERATA CRITICITÀ per rischio
idrogeologico e idraulico. Per le Prealpi centrali, la zona omogenea H, che interessa i territori di Bergamo e Lecco, l’Avviso conferma ELEVATA CRITICITÀ per rischio idrogeologico e MODERATA CRITICITÀ per rischio idraulico fino a revoca.
EFFETTI AL SUOLO – In conseguenza dei valori di precipitazione registrati e delle
precipitazioni previste nella sera di oggi, sabato 15 novembre, e nella notte di domani, 16 novembre, si suggerisce ai Presidi territoriali di intensificare al massimo l’attività di
sorveglianza:
– agli effetti di esondazione del Lago Maggiore e del Lago di Como e su tutti i laghi lombardi. Al momento il livello del Lago Maggiore è in crescita (3,34 m ore 19.00 a Sesto Calende) e il
colmo di piena è previsto per la mattina del 16 novembre. Il livello del Lago di Como è in risalita (1,34 m ore 18.30 a Malgrate) e risulta al di sopra della quota di esondazione della
piazza Cavour di Como;
– alle possibili criticità su tutto il reticolo idraulico (maggiore e minore) in regione Lombardia. Al momento i livelli di tutti i corsi d’acqua sono in costante crescita e le ulteriori piogge in corso e previste per la serata, sebbene in progressiva diminuzione, determineranno una ulteriore crescita su tutto il reticolo. Particolare attenzione deve essere posta ai livelli di Po, Ticino, Adda, Oglio, Serio e Brembo;
– al reticolo idraulico milanese (Olona – Seveso – Lambro) dove in queste ore si stanno registrando esondazioni lungo tutta l’asta fluviale anche in previsione delle ulteriori
precipitazioni fino alla serata di oggi 15/11 e dove è previsto un ulteriore incremento delle portate in transito;
– al possibile attivarsi di fenomeni franosi in zone assoggettate a tale rischio. Particolare attenzione andrà posta sulle situazione già attive verificatesi a seguito delle precedenti precipitazioni.
Si consiglia, in generale, il mantenimento dell’attività di monitoraggio e l’attuazione di tutte le misure previste nella Pianificazione di Emergenza locale per contrastare il possibile verificarsi di fenomeni critici sul territorio.
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