Pmi-Day: alla Montolit Brevetti i più giovani imparano cos’è un’impresa
Prima tappa del Pmi.Day per 53 studenti di terza media, alla Brevetti Montolit, un'azienda storica di Cantello giunta alla sua terza generazione. Qui i ragazzi hanno potuto assistere a tutto il processo produttivo
È iniziata anche da Cantello la quinta edizione varesotta del Pmi-Day, l’iniziativa promossa da Confindustria per avvicinare il mondo delle scuole a quello delle imprese.
Più precisamente dalla Brevetti Montolit, l’azienda fondata da Vincenzo Montoli quasi 70 anni fa e che nel corso degli anni ha sfornato circa 200 brevetti tra macchine utensili, strumenti e attrezzi di ogni genere: dall’"ondulatore" per capelli, alla pinza per estrarre i denti.
Oggi la Montolit e leader italiana nella produzione di attrezzature per posatori, da lavoro a 45 persone, è 100 per cento Made in Italy ed è stata tra le prime impresa al mondo a saldare dischi diamantati con la tecnologia laser.
Dunque anche da qui parte l’iniziativa che nel giro di una settimana porterà più di mille studenti di terza media nelle imprese del territorio.
«Noi abbiamo sempre creduto in iniziative come queste» racconta Stefano Montoli, che iniseme al cugino Vincenzo, rappresenta la terza generazione di questa azienda che produce 65mila tagliapiastrelle e 10mila tagliablocchi all’anno, destinati al mercato di mezzo mondo, in testa a tutti Canada, Usa e Medio Oriente.
Proprio a Montoli, da imprenditore, chiediamo cosa serva oggi a un giovane per offrirsi al mercato e trovare lavoro. «La scuola fornisce una preparazione di base, a qualsiasi livello – spiega – ma per crescere bisogna mettersi in gioco. Un consiglio che mi sento di poter dare è quello di rivalutare un po’ quelle che sono le attività abbandonate nell’arco degli anni. Sono venute a mancare delle scuole professionali come si intedevano tanti anni fa: dalla scuola per operatori macchine utensili, fino a quella di perito elettrotecnico o elettricista, perché ritenute inutili. Eppure noi abbiamo dei fornitori che dicono di essere alla ricerca di tornitori, di operatori macchine e così via. È un paradosso parlare di queste cose quando sappiamo benissimo tutti che di lavoro adesso c’è n’è davvero poco». «Vorrei aggiungere – conclude Montoli – che qualunque ciclo di studi decidano di intraprendere questi ragazzi, lo facciano con passione e con la consapevolezza e la voglia di voler imparare continuamente».
Leggi anche: Giovani e lavoro, inizia il Pmi-Day
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