Tra accuse e promesse di “rottamazione”, si apre lo scontro elettorale

Il Pd apre il percorso verso il 2015 e boccia la giunta Tarantino, il centrodestra contrattacca e affila le armi. La Lega puntualizza il rapporto con Portalupi

Il Pd punta a «rottamare» il centrodestra, la Lega Nord va al contrattacco: a Samarate si accendono le polveri dello scontro, in vista delle elezioni amministrative del 2016. Lo scenario è ancora in gran parte da delineare, ma quel che è certo è che tra Partito Democratico e centrodestra la contrapposizione è totale, come totale è la distanza nel giudizio sui quattro anni e mezzo di amministrazione della giunta guidata da Leonardo Tarantino. Il lancio della campagna elettorale del Pd (nella foto sotto) è stato molto polemico e critico, su diversi temi. Con quella parola d’ordine («rottamiamo gli incompetenti») che non poteva che scatenare la reazione ferma del centrodestra: «è l’ennesima prova di arroganza e presunzione proprio da chi a sua volta è già stato “rottamato”», risponde per le rime Linda Farinon, segretario politico della Lega Nord di Samarate, difendendo l’operato della giunta. Farinon ricorda polemicamente che «l’ex primo cittadino attuale consigliere Solanti sia stato rottamato dai cittadini ormai quasi cinque anni orsono» e attacca il rinnovato binomio Solanti-Paccioretti, tornato saldamente alla guida del Pd samaratese («dopo vari anni trascorsi tra comunisti e demoproletari», punge Farinon).

La Lega contrattacca sul Pgt («questa amministrazione lo ha adottato e loro invece no»), sull’azienda comunale Asc in via di liquidazione («sarà nostra premura fare chiarezza con dati certi e bilanci») e anche, più in generale, sul calo del numero di abitanti: per il Pd si tratta di una dimostrazione dell’incapacità di rendere attrattivo Samarate, nella competizione tra territori, mentre per la Lega la diminuzione è legata a doppio filo alla «emigrazione all’estero delle nostre aziende e dei nostri giovani», la cui responsabilità è rimandata solo al governo nazionale (e qui viene facile alla Lega, che da tre anni è all’opposizione a Roma e ha le mani libere). Sempre dalle file del centrodestra, una risposta al Pd arriva anche da Luca Macchi, il consigliere comunale eletto nelle file del PdL, oggi elemento anche critico dentro la maggioranza: anche Macchi si scaglia contro i vertici del Pd samaratese, parlando della «incompetenza chi ha avuto 5 anni di tempo e non è riuscito a fare un PGT», di chi «voleva spendere 4-5 milioni di euro per la biblioteca». «Niente professori, per cortesia», è la conclusione del commento di Macchi affidato ad un post Facebook.

Dal punto di vista più strettamente politico, invece, la segreteria della Lega Nord sottolinea come il Pd voglia «spostare l’attenzione» su temi politici, «vedi a detta loro l’asse Tarantino-Portalupi tutt’ora inesistente in vista delle prossime elezioni». Ed è una sottolineatura per certi versi interessante guardando anche al campo del centrodestra: la Lega ha polemizzato di recente con Forza Italia sul merito dei risultati ottenuti dall’amministrazione e quel «tuttora inesistente» sembra voler rivendicare l’autonomia leghista dal gruppo di Portalupi. Più o meno nella stessa direzione su cui si era giocata l’alleanza del 2010, con la Lega che faceva della sua fermezza verso gli alleati un punto centrale della propria campagna elettorale. Ora anche il gruppo di Portalupi – in alleanza con i "laici" di Agorà di Marcello Pedroni e Nino Caianiello, ormai saldamente alla guida di Forza Italia – rivendica un suo ruolo più forte e la Lega si attrezza per una doppia competizione, quella con il centrosinistra e quella "interna" con il proprio alleato (Forza Italia ha già promesso sostegno a Tarantino).

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Pubblicato il 25 Novembre 2014
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