Sindaco a processo per l’incidente alla cantante Sola Romana
Le cadde in testa l'impianto luci durante un concerto. Alla sbarra anche il direttore dell'orchestra
Il sindaco leghista di Morazzone Matteo Bianchi è finito a processo a causa di un incidente occorso alla cantante Sola Romana. In sostanza, durante una serata organizzata dalla Pro Loco, le è crollato in testa l’impianto luci. E’ accaduto nel 2010 durante una serata de "La festa in piazza", uno spettacolo che ricalca un noto programma tv di musica folk.
La notte sfortunata è finita in tribunale a Varese, dove è iniziato un processo per lesioni personali colpose nei confronti di tutti gli organizzatori di quel concerto, tenutosi il 17 luglio 2010 a Morazzone. Secondo le accuse, la vittima, la signora Sola Romana, riportò una prognosi di 40 giorni proprio a causa della caduta dell’impianto luci, che le causò un politrauma al capo e al dorso. La Sola Romana, cantante modenese di Zocca, il paese di Vasco Rossi, in realtà è conosciuta nelle balere con il nome d’arte di Sandri Romana (nella foto). Per la cronaca è l’interprete di "Cicciotta", una canzone che ironizza sulle donne di una certa stazza e che, utilizzando un ritmo folk italiano, recita "Cicciotta, cicciotta, mi chiamano cicciotta, non ho la vita stretta ma canto con la mossa".
Il sindaco Matteo Bianchi è imputato perché aveva autorizzato il concerto, con lui anche Mauro Frascerra, titolare della Tv Art la ditta organizzatrice dell’evento, che aveva scelto per lo spettacolo l’Orchestra di Gianni Caffarena, un noto autore e musicista di musica da ballo (nel 2008 è uscito il suo ultimo disco, “Sangue e arena”). Frascerra è imputato perché non avrebbe installato bene l’impianto luci; Marco Azzolin, il presidente della Pro Loco, è anche lui imputato perché aveva scelto la Tv Art, ma anche il direttore d’orchestra è imputato perché non si è curato di verificare che il luogo di lavoro fosse in condizioni tali da evitare rischi. Riassumendo, il processo per il ferimento della Sola Romana vede alla sbarra: il sindaco, il presidente della Pro Loco, il direttore dell’orchestra e il responsabile della ditta organizzatrice. La prima udienza è stata seppellita da una valanga di eccezioni procedurali.
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