Il Calzaturificio Borri potrebbe diventare un centro commerciale
L'amministrazione dà il via libera per realizzare all'interno degli spazi una struttura commerciale da 2.500 metri quadri. Una svolta per il futuro dell'edificio comprato dal Comune nel 2001 e subito abbandonato

Un tempo lì si creavano scarpe ma nel giro di qualche tempo all’interno del Calzaturificio Borri si potranno vendere. L’amministrazione ha infatti dato il via libera per dare una nuova vita alla maxi struttura a due passi dal centro che potrà prevedere anche l’apertura di una struttura commerciale di 2.500 metri quadri.
La svolta per il futuro del Borri è all’interno del dossier da 133 pagine con il quale l’amministranzione ha fissato le linee guida per l’apertura di strutture commerciali di medie dimensioni nel quale viene individuata la fabbrica abbandonata come “ambito di riorganizzazione della città”. L’edificio viene così inserito in quegli “interventi di recupero e riqualificazione del tessuto urbano” nel quale la presenza delle funzioni commerciali “nella tipologia dei negozi di vicinato e delle medie strutture di vendita costituisce elemento strategico”.
Il futuro della fabbrica potrebbe essere quindi nel mondo dello shopping, dopo tanti sogni, promesse e ipotesi. Da quando infatti nel 2001 l’amministrazione comunale dell’epoca lo comprò per 8 miliardi di lire, sono state decine i progetti che avrebbero dovuto dare nuova vita allo stabile abbandonato dai primi anni ’90. All’inizio si parlò di uffici e parcheggi, poi di una nuova sede per le municipalizzate del comune e infine anche di una galleria d’arte. Agesp nel 2011 organizzò anche un concorso di idee per permettere a tutti di immaginare il futuro del Borri, ma quelle proposte non sono mai state rese pubbliche. Ma oggi, a 14 anni da quell’acquisto (per il quale fu istituita anche una commissione d’inchiesta, ndr) il futuro del Calzaturificio Borri è ancora avvolto dalla nebbia. E dal degrado.
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