L’empatia salverà il mondo?

Una domanda che Unindustria, nell'ambito di "UnindustriaComo Incontra", ciclo di conferenze e dibattiti pubblici su storia, scienza, filosofia, società, economia pone alla filosofa Laura Boella il 23 marzo alle 20.30

Como

L’interesse per l’empatia, rilanciato di recente dalla ricerca sperimentale delle neuroscienze, è rapidamente uscito dai laboratori e si sta proiettando al centro della vita sociale e politica. L’appello all’empatia da parte di Barack Obama durante la campagna elettorale per il primo mandato presidenziale è stato amplificato, tra gli altri, da Jeremy Rifkin e dalla sua sfida di un‘”empatia globale” che scongiuri il collasso definitivo del pianeta.

L’empatia sembra in effetti prestarsi a un uso etico-politico: oggi è difficile pensare a un’uscita dalla crisi nella forma di un cambiamento epocale o istituzionale sul modello delle rivoluzioni del passato. Si pensa piuttosto a un mutamento dello stile di vita, del modo di pensare, a una maturazione della sensibilità individuale. Niente di meglio che fare riferimento all’empatia, che consiste nella capacità di un individuo di gettare un ponte verso le gioie e i dolorii desideri e i pensieri di un altro, ma anche di entrare in sintonia con situazioni che non lo coinvolgono direttamente, come oggi accade in relazione alla minaccia di un’irreversibile crisi ecologica. Su questa base si sviluppano risorse fondamentali per la convivenza come la compassione, l’amicizia, l’ospitalità, la solidarietà.  L’empatia è in grado di reggere un fardello così pesante di aspettative?

Una domanda che Unindustria, nell’ambito di “UnindustriaComo Incontra“, ciclo di conferenze e dibattiti pubblici su storia, scienza, filosofia, società, economia pone alla filosofa Laura Boella il 23 marzo alle 20.30 nella sala Conferenze di Unindustria Como in via Raimondi 1, a Como in un incontro, introdotto da Francesco Verga, dal titolo “L’Empatia salverà il mondo?”.

Laura Boella è professore ordinario di Filosofia morale presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università Statale di Milano. Si è dedicata allo studio del pensiero femminile del ‘900 e ha sviluppato in particolare il tema delle relazioni intersoggettive e dei sentimenti di simpatia, empatia, compassione.  Le sue più recenti pubblicazioni sono: “Hannah Arendt. Agire politicamente, pensare politicamente” (Feltrinelli, 2005), “Sentire l’altro. Conoscere e praticare l’empatia” (Cortina, 2006), “Neuroetica. La morale prima della morale” (Cortina, 2008), “Il coraggio dell’etica. Per una nuova immaginazione morale” (Cortina, 2012), “Le imperdonabili. Milena Jesenská, Etty Hillesum, Marina Cvetaeva, Ingeborg Bachmann, Cristina Campo” (Mimesis, 2013) e “Vita morale. Virtù, dovere, amore in Vladimir Jankélévitch” (Cortina, 2014).

L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti. La prenotazione è obbligatoria, a: unindustriacomo@unindustriacomo.it

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Pubblicato il 19 Marzo 2015
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