A Firenze Whirlpool scopre nuove carte. A Cassinetta arriva Landini
La multinazionale americana a sorpresa apre a nuove soluzioni per None e presenta un piano di incentivazioni all'esodo. Il segretario nazionale della Fiom sarà il 29 maggio a Cassinetta

Stefania Filetti (nella foto accanto a Maurizio Landini), segretario provinciale della Fiom Cgil, è stanca ma soddisfatta. La trasferta di Firenze nell’incontro voluto da Whirlpool ha prodotto i frutti sperati. Quattro ore filate di discussione hanno generato una certezza finale: aver gettato le basi per proseguire nel merito la discussione del piano industriale il prossimo 9 giugno a Roma. «L’azienda si è presentata con delle novità – racconta la sindacalista -. Lo stabilimento di None non chiuderà perché ci sono proposte concrete di acquisto da parte di alcune società che si occupano di logistica».
Le sorprese però non sono finite perché anche per la fabbrica di Carinaro (Caserta) il discorso non è completamente chiuso, almeno non come sembrava all’inizio della trattativa. La strada per trovare una soluzione è difficile ma ancora percorribile nei prossimi incontri. «La Whirlpool ha detto di voler provare a condividere con noi tutte le soluzioni – continua Filetti – a partire dalle nuove piattaforme previste per Napoli. Non stiamo parlando di Omnia, l’alta gamma delle lavatrici, che già si fanno nel sito partenopeo, ma di una piattaforma in più».
L’azienda ha annunciato un piano di incentivazioni all’esodo e prepensionamenti per tutta questa fase. I criteri individuati per gli incentivi interessano i lavoratori pensionabili, l’accompagnamento alla pensione, le dimissioni incentivate e il sostegno al trasferimento. L’azienda ha confermato la disponibilità a individuare su questo tema progetti specifici su None e Carinaro. È stato chiarito che gli esuberi per gli impiegati sono riferiti a funzioni e verranno individuati per aree, così come è stato specificato che la previsione di una sede comune per Comerio e Milano non mette in discussione la sede direzionale di Fabriano. L’azienda ha chiesto infine di discutere e definire gli strumenti – ammortizzatori sociali – necessari per non procedere unilateralmente a riduzioni di personale.
Le parti sono dunque passate da un piano industriale, dove si ragionava stabilimento per stabilimento, a una discussione più aperta in grado di tenere insieme tutto per limitare al massimo l’impatto sociale dei licenziamenti sui territori.
«Fino all’ultimo – conclude il segretario della Fiom provinciale – abbiamo sperato che venissero anche le altre sigle sindacali. Ci ricompatteremo il 9 giugno a Roma».
A Firenze erano presenti anche un delegato della Uil e uno di un sindacato di base di Siena.
«Sono soddisfatto della riunione di oggi – fa sapere Davide Castiglioni, amministratore delegato di Whirlpool Italia, in una nota diffusa dall’azienda – e ritengo che sia stato un importante passo in vista dell’incontro del 9 giugno presso il Ministero dello Sviluppo Economico».
La vertenza Whirlpool ha ricadute politiche e sindacali nazionali, quanto basta per portare nello stabilimento di Cassinetta il segretario nazionale della Fiom Maurizio Landini che interverrà all’assemblea dei lavoratori venerdì 29 maggio.
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