Alla scoperta del Giappone con gli studenti dell’Insubria

Diario di bordo di un gruppo di studenti dell'Università dell'Insubria in viaggio di studio in Giappone. Impressioni e immagini dei 20 ragazzi selezionati. Ecco il racconto dei primi quattro giorni a Tokyio e della partenza alla volta di Kyoto

università insubria

Racconti e foto direttamente dall’altra parte del mondo con gli studenti dell’Insubria, che sono atterrati nella prima tappa del loro viaggio di studio in Giappone, a Tokyo, mercoledì 20 maggio, dopo un volo di 10 ore via Helsinki.

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Gli studenti dell’Insubria alla scoperta del Giappone 4 di 18

Accompagnati dal professor Giorgio Maria Zamperetti, ordinario di diritto commerciale e di Law and Humanities nonché direttore vicario del Didec e la prof.ssa Keiko Maruyama, docente di lingua giapponese presso il Didec, i ragazzi, emozionati, hanno trascorso quattro giorni nella capitale nipponica( soggiornando in un hotel di 40 piani nella vivace zona di Ikebukuro) per poi dirigersi alla volta di Kyoto (domenica 24 maggio), capitale culturale del Giappone.

Dopo una prima passeggiata esplorativa i ragazzi si sono recati all’Istituto Italiano di cultura, dove sono stati ricevuti calorosamente dal direttore Giorgio Amitrano, che ha illustrato le attività svolte dall’Istituto per favorire la diffusione della lingua e della cultura italiana. Gli studenti, non hanno perso l’occasione di “interrogare” il professor Amitrano sull’affascinante tema della traduzione dal giapponese.

La mattina seguente, archiviato il jet lag, il gruppo si è recato alla Camera di commercio italiana in Giappone. La camera accoglie già studenti della Università Ca’ Foscari di Venezia per stage di tre mesi e alcuni stagisti hanno raccontato ai ragazzi la loro interessante esperienza, idonea ad aprire porte inaspettate nel mondo del lavoro.

Il prof. Zamperetti, con i dirigenti della camera di commercio, ha iniziato a mettere a fuoco il possibile protocollo di intesa per accogliere in futuro anche gli studenti dell’Insubria che siano interessati a trascorrere un periodo in una realtà così stimolante e dinamica.

Nel pomeriggio il gruppo si è spostato all’Ambasciata d’Italia, dove ha incontrato l’ambasciatore Giorgi a cui è stata donata la cravatta dell’Università dell’Insubria.

Il professor Corrado Molteni, addetto alla cultura, ha raccontato ai ragazzi la sua lunga esperienza di vita in Giappone iniziata negli anni ’70.

La giornata si è conclusa con un “viaggio” su un autobus scoperto al tramonto nella splendida baia di Tokyo tra architetture avveniristiche in uno splendido scenario naturalistico, cui ha fatto seguito una passeggiata serale a Shibuya, il quartiere dei giovani e delle nuove tendenze.

Il terzo giorno i ragazzi hanno visitato l’ Università per gli Studi stranieri di Tokyo, dove sono stati accolti dai loro coetanei giapponesi con i quali hanno pranzato alla mensa del bellissimo campus. Nel giro di poche ore si sono instaurati rapporti di amicizia e molti si sono ripromessi di rincontrarsi presto.

Inoltre, il prof. Zamperetti ha donato alla preside della facoltà la T-shirt con il logo dell’Insubria, fatta realizzare appositamente per il viaggio, mentre gli studenti italiani hanno salutato i loro compagni nipponici cantando il “Gaudeamus” parte in latino, parte in giapponese, suscitando comprensibile ammirazione.

Lasciata a malincuore l’università e i nuovi amici, il gruppo è partito alla volta del torneo di Sumo, uno degli sport più affascinanti e caratteristici del Giappone.

Il sabato era previsto un giro nella zona del monte Fuji, ma alcuni fenomeni sismici che hanno recentemente interessato l’area hanno consigliato una più prudente giornata di shopping e visite culturali in città.

Partiti alla volta di Kyoto, il gruppo oggi è in visita al tempio di Kyomizu (il tempio dell’acqua pura), così chiamato perché c’è una sorgente da cui sgorga un’acqua che si dice della longevità. Il tempio sorge su una collina ed è circondato da bellissimi boschi. All’esterno vi sono due pietre poste a 18 metri l’una dall’altra e si dice che chi riesce a percorrerle ad occhi chiusi realizzerà il suo sogno d’amore.

Riportiamo alcune impressioni dei ragazzi

“Il Giappone per me è il contrasto”- Greta Cattini, quarto anno Giurisprudenza “Arrivati in Giappone si nota immediatamente la differenza con il nostro paese.Sembra di entrare in un mondo quasi soprannaturale“-Sofia Macchi, I anno Mediazione linguistica “Ogni individuo, pur senza doversi inchinare, rispetta gli altri stando al suo posto, in un ordine che si riterrebbe proprio solo di una catena industriale” – Davide Passera, II anno Scienze del turismo

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Maggio 2015
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