La Riforma della Sanità è più vicina
Lega e Forza Italia trovano l'accordo e in commissione sanità viene approvato il testo che arriverà in Consiglio il prossimo 14 luglio. Rinviata la definizione delle future aziende sociosanitarie

La Riforma della Sanità è più vicina. In Commissione regionale, Lega e Ncd hanno ottenuto l’approvazione di tutti gli articoli del testo messo a punto dal presidente Fabio Rizzi. Voto favorevole anche da parte di Forza Italia che riesce a ottenere la “flessibilità” del mega assessorato al Welfare: ogni presidente regionale potrà o meno accorpare in un solo referente politico le funzioni sanitarie e sociali.
Ora il testo si avvia ad arrivare in aula: dal 14 luglio e fino al 6 agosto si discuterà un testo che pone fine a 17 anni di legge Formigoni. L’opposizione è pronta a dare battaglia anche perché che non è stata accolta alcuna proposta dell’opposizione.
La riforma prevede che vengano ridisegnate le aziende sanitarie che spariranno per lasciare il posto alle Agenzie di Tutela della Salute che si occuperanno di programmazione dell’offerta sanitaria con la contrattazione con le singole aziende ospedaliere ma non erogheranno più alcun servizio. Ancora non è stato deciso il numero esatto: si parla di 8 ATS tra cui quella varesina che sarà l’ATS Insubria e accorperà Varese e Como.
Le prestazioni ospedaliere verranno garantite dalle Aziende sociosanitarie assistenziali che forniranno sia cure ospedaliere sia assistenza territoriale per garantire la “presa in carico del paziente”. Anche la definizione del numero di aziende e le aree verrà decisa la prossima settimana. Per ora la proposta è quella di ridurre da 29 a 22 aziende a cui si aggiungeranno gli ospedali con oltre mille letti e due realtà milanesi particolarmente importanti (Sacco e San Paolo).
Il privato continuerà a erogare prestazioni in ”concorrenza” con il pubblico attraverso il sistema delle convenzioni che imporranno analoghi diritti e doveri ma anche un sistema burocratico amministrativo facilitato.
A vigilare sulla bontà dell’offerta sanitaria sarà un’Agenzia di Controllo che dovrà prevenire eventuali distorsioni del sistema come quelli avvenuti negli scorsi anni. La gestione dell’Agenzia sarà affidata a un direttore generale e uno sanitario nominati dalla giunta più altri due componenti scelti dal Consiglio regionale.
Più potere avrà anche l’Areu, l’agenzia regionale dell’emergenza urgenza, che gestisce il 118 ma che potrà avere anche competenze dirette sui pronto soccorso dei singoli ospedali.
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