Natura e animali: le passioni del Biricoccolo
Aperto da sei anni, il nido di via Miola ospita fino a 28 bambini. Il sistema educativo si ispira al metodo Montessori ma la programmazione trae spunto dalle sorelle Agazzi
Nella città di Saronno in via Cesare Miola, non lontano dal centro storico, si trova l’asilo nido “Biricoccolo”. La struttura è situata in una via privata, lontana dal traffico cittadino e per questo è una zona tranquilla. La prima cosa che si nota arrivando è che la struttura ha un bel giardino dove i bambini possono giocare in tutta sicurezza. Sembra proprio che regnino calma e tranquillità.
La coordinatrice Chiara Galateo ci aiuta a comprendere meglio com’è questo nido
Per quale motivo ha deciso di aprire un asilo nido?
Per passione. Io già lavoravo come educatrice da anni e il desiderio di aprirne uno mio, logicamente, era forte. A dire la verità ci ho messo un po’ per esaudire il mio sogno, nel senso che ho impiegato tanto tempo a trovare la struttura che secondo me poteva essere adatta. Poi, ho visto questo posto mi sono subito innamorata.
Da quanto tempo è aperto e quanti bambini potete ospitare?
A settembre saranno 6 anni e in tutto possiamo tenere 28 bambini.
Seguite dei particolari metodi educativi?
Si, utilizziamo il metodo Montessori insieme a quello delle sorelle Agazzi. Ci ispiriamo al medito Montessori per quanto riguarda le individualità di ogni bimbo. Adottiamo l’idea della divisione delle fasce d’età, cercando comunque di conoscere le attitudini di ogni bimbo per spronarlo nelle attività che gli riescono meglio.
Per lo sviluppo dell’autonomia, ogni bambino ha assegnato un simbolino sopra gli armadietti che viene riportato su asciugamani, bavagli, lenzuola: durante gli anni di nido impara a utilizzare tutti i suoi materiali da solo. Poi vengono fatte le attività di pratica Montessori che sono quelle della quotidianità:apparecchiare, sparecchiare la tavola, vestirsi, svestirsi, lavarsi da soli le manine. Le sorelle Agazzi le abbiamo prese in considerazione sulla programmazione, sempre ispirata alla natura e agli animali.
La nostra idea è quella di avvicinare i bambini al mondo della natura sin da piccoli in modo tale che rispettino di più l’ambiente, una volta cresciuti.
In quali spazi è suddiviso l’asilo?
Noi abbiamo la stanza dei lattanti che ospita i bimbi dai 3 ai 12 mesi circa, poi c’è un salone polivalente che dividiamo in base all’attività del giorno programmate e un’altra sala che è la sala pappa dove ci sono i tavoli. Qui si svolgono anche tutte le attività che presuppongono l’uso del tavolo. Proseguendo, c’è l’angolo del gioco simbolico con la casetta. Per finire c’è il giardino per giocare all’esterno.
Ci sono progetti particolari che vengono svolti durante l’anno?
Si, abbiamo dei laboratori un po’ particolari. C’è il laboratorio delle favole che viene svolto durante il periodo natalizio. Ogni anno inventiamo una storia diversa apposta per i bambini. Con loro la drammatizziamo e, per la festa di Natale, la portiamo in scena con i piccoli come protagonisti. Il laboratorio di cucina viene utilizzato per avvicinare i bambini al cibo in maniera divertente ove i bambini vengono coinvolti nella realizzazione di diversi tipi di cose. Abbiamo anche il laboratorio degli animali. Un veterinario viene all’asilo e porta ogni settimana degli animali diversi così i bambini possono conoscerli e toccarli da vicino, poi riproponiamo lo stesso animale su una scheda con il grafico pittorico dove si cerca di riprodurre il manto dell’animale che loro hanno toccato. Infine abbiamo un laboratorio di inglese “Play to english” per i bambini dell’ultimo anno. In primavera, poi, andiamo in piscina qui a Saronno e facciamo il corso di acquaticità.
La cucina è interna o vi appoggiate a una ditta di catering?
Da settembre avremo la cucina interna perché ci ampliamo, avremo anche la scuola materna al piano di sopra. Il nostro obiettivo è quello di migliorare la qualità del cibo.
I genitori come vengono coinvolti?
Noi cerchiamo sempre di coinvolgere i genitori anche perché se non c’è un’unione tra nido e famiglia non si va da nessuna parte. All’inizio dell’anno facciamo una riunione dove spieghiamo la programmazione specifica per ogni gruppo, spieghiamo come vogliamo procedere insieme. Abbiamo dei cartelloni esposti all’entrata dove i genitori possono vedere che cosa succede nella giornata, in modo tale che, anche a casa, possono parlarne con il bambino. Abbiamo anche un quadernetto per ogni bambino dove l’educatrice scrive tutte le tappe di crescita, le attività, i progressi o le difficoltà. I genitori lo portano a casa ogni fine settimana in modo tale che anche loro possono risponderci. In questo modo costruiamo un contatto veloce .
Durante l’anno abbiamo anche dei colloqui per i passi importanti tipo togliere il pannolino o il ciuccio.
Può fare una descrizione della giornata tipo?
Apriamo alle 7.30.
Dalle 7.30 alle 8.30 c’è il pre – asilo.
Dalle 8.30 alle 9.15 c’è l’entrata normale.
Alle 9.15, quando tutti i bimbi sono arrivati, andiamo nella sala pappa e facciamo lo spuntino del mattino con la frutta.
Dopo ci dividiamo per le varie fasce di età, i piccoli vanno nella loro stanza, i medi e i grandi si dividono in base alla programmazione della giornata o stanno nel salone o in un’altra sala dove si svolge l’attività del giorno. Alla fine delle attività si va in bagno, ci sono i cambi e ci si sistema per la pappa.
Dalla 12.45 alle 13.00 c’è la prima uscita.
Alle 13.00 vanno a fare la nanna fino a quando non si svegliano da soli.
Dalle 15.45 alle 16.00 c’è un’altra uscita. Chi rimane va nella sala della pappa per la merenda del pomeriggio.
Abbiamo l’uscita delle 17.00 e poi rimane il gioco libero fino alle 19.00.
Il personale da quante persone è composto?
Noi siamo in tante, nel senso che normalmente si ha un educatore ogni 7 bambini quindi nella nostra struttura basterebbero 4 persone. Invece siamo in 6 a causa delle diverse attività che svolgiamo: più personale garantisce una migliore gestione dei bambini.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Tsilvia su La patente a 18 anni? "Non è più uno status symbol"
PaoloFilterfree su "La sanità pubblica è a rischio privatizzazione": la raccolta firme on line contro il taglio delle tariffe
elenera su La patente a 18 anni? "Non è più uno status symbol"
Felice su La patente a 18 anni? "Non è più uno status symbol"
Alessandra Toni su "La sanità pubblica è a rischio privatizzazione": la raccolta firme on line contro il taglio delle tariffe
lenny54 su "La sanità pubblica è a rischio privatizzazione": la raccolta firme on line contro il taglio delle tariffe
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.