Chiude il Centro di formazione di Besozzo

Il sistema regionale di distribuzione delle doti ha penalizzato il piccolo centro. Si cerca un'alternativa per i ragazzi iscritti

ingresso cfp

A settembre non suonerà più la campanella del CFP di Besozzo. Il complesso sistema di distribuzione delle doti e la mancanza di introiti alternativi non hanno lasciato scelta al sindaco Riccardo Del Torchio: « La società che gestice il CFP è una srl con un unico socio, il Sindaco. Abbiamo cercato in tutti i modi di permettere la riapertura a settembre ma, purtroppo, il nuovo modello di  distribuzione dei fondi regionali, attraverso le doti, ci ha penalizzato e non siamo più in grado di proseguire».

Il futuro di questo centro formativo, che vanta un’esperienza trentennale, non è ancora segnato: « Stiamo valutando se chiudere la società o aspettare tempi migliori» commenta il sindaco che ha già fissato per lunedì e martedì prossimi incontri con docenti e genitori per spiegare la delicata posizione.

Le difficoltà si riscontrano soprattutto nei centri più piccoli, chiamati a gestire numeri ridotti: la partenza di un corso è finanziato dalle doti che la Regione assegna al momento di ciascuna iscrizione durante i termini abituali di febbraio. Di solito, però, molti studenti scelgono un corso professionale solo al termine degli esami di terza media o, accade sovente, in autunno quando capiscono che l’indirizzo scelto non soddisfa le proprie aspettative. Le iscrizioni successive, però, non vengono contate e, quindi, pagate dalla Regione. A fronte di poche doti riconosciute, i costi gestionali non sono più sostenibili anche davanti a un numero di studenti adeguato: « Il problema non sta nella qualità del centro e dei suoi insegnanti – sottolinea Del Torchio – ma proprio in un sistema che non ci lascia alternative. Abbiamo pensato a nuove offerte e a corsi differenziati ma sono scelte strategiche che richiedono tempi lunghi. E noi non ne abbiamo».

Ora, ogni attenzione è rivolta ai ragazzi che si ritroveranno senza scuola dal prossimo settembre: « Abbiamo un tavolo aperto con la Provincia per riorientare in altri CFP i nostri studenti. Si tratta di una cinquantina di ragazzi che troveranno una nuova collocazione in corsi analoghi a quelli che seguivano nella sede di Besozzo»

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

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Pubblicato il 15 Luglio 2015
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Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da rocco_bovenzi

    Peccato; non c’ho più avuto nulla a che fare, ma nel gennaio 1983 che aprì l’Istituto ed iniziarono le prime lezioni, io son stato 1 dei 5 unici alunni di tutta la scuola. I precursori :-)

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