Crimini informatici, Polizia: “Attenzione ai minori”
L’anno scorso sono sono state circa 700 le denunce fatte alla Questura per truffe e frodi informatiche

Ottanta persone nel corso del 2014 sono finite in carcere o denunciate dalla Polizia per frodi digitali, truffe informati e crimini che in qualche maniera hanno a che fare con l’accesso alla rete. In tutto son state circa 700, nel 2014 le denunce fatte alla Polizia di Stato.
Sarà capitato ad ognuno di noi di ricevere una mail sospetta o l’attacco di un virus che non abbiamo ritenuto valesse la pena denunciare. Per questo la Polizia del capoluogo lancia l’allarme con una serie di consigli rivolti a tutti: dal professionista che legger molte mail al giorno per lavoro, all’appassionato di chat e social network o a chi utilizza internet per fare acquisti.
I crimini informatici abbracciano un ampio ventaglio di attività. Attenzione quindi a messaggi allarmistici e minacce di chiusura dell’account, a promesse di denaro senza fatica con schemi di investimento a piramide e multilevel business. Offerte troppo belle per essere vere. Diffidate da finte vendite all’asta sul web, offerte di lavoro a casa con acquisto anticipato di materiale necessario all’esecuzione, messaggi provenienti da banche o altri enti con strani allegati o messaggi da presunte amiche con pessima grammatica e ortografia e soprattutto attenzione alle richieste di amicizia di affascinanti ed avvenenti ragazze, che promettono esperienze seducenti e inducono i ragazzi e gli uomini di ogni età ad abbassare il livello di guardia e concedendosi con immagini e video che vanno oltre il limite del buon senso: spesso dietro questi incontri virtuali è in agguato l’estorsore che minaccia di divulgare i video ottenuti del malcapitato in atteggiamento “intimo” richiedendo un considerevole esborso di denaro.
“Una considerazione particolare oggi, vogliamo darla agli utenti più giovani, sempre più affascinati dal web, che durante le vacanze estive, liberi da impegni scolastici e in un clima rilassato siedono davanti al computer o utilizzano i vari dispositivi mobili senza la dovuta vigilanza e attenzione” dicono dalla Questura. Parlare oggi di computer è ormai cosa del passato, giovani e giovanissimi hanno ormai conquistato la rete internet utilizzando senza limiti gli smartphone o tablet che spesso imprudentemente vengono lasciati senza controllo anche in mani poco esperte.
La loro curiosità unita all’ingenuità può metterli in condizione di rischio nel momento in cui vengono avvicinati on-line da soggetti con cattive intenzioni, ad esempio da pedofili. Sarebbe opportuno per questo motivo accompagnare i bambini nella navigazione e insegnate loro a raccontare sempre ai genitori le loro esperienze di navigazione.
Per questo è importante conoscere e ricordare alcune regole molto importanti Per i più piccoli: non date mai informazioni come il vostro nome e cognome, indirizzo, nome della scuola o numero di telefono a persone conosciute su Internet; leggete le e-mail con i vostri genitori, controllando con loro ogni allegato al messaggio; dite subito ai vostri genitori o ai vostri insegnanti se leggete o vedete qualcosa su Internet che vi fa sentire a disagio o vi spaventa, per esempio fotografie di persone adulte o di bambini nudi; non mandate mai vostre foto e non fissate incontri con persone conosciute via Internet senza il permesso dei vostri genitori; ricordatevi che on line le persone possono non essere quello che dicono di essere. La bambina con cui credete di chattare potrebbe essere un uomo adulto!
Per i genitori: controllate quello che fanno i vostri figli quando sono collegati e quali sono i loro interessi; cercate di stare vicino ai vostri figli quando creano profili legati ad un nickname per usare programmi di chat; non permettetegli di usare la carta di credito senza il vostro permesso; controllate periodicamente il contenuto dell’hard disk del computer e dei dispositivi mobili che hanno accesso a internet, usati dai vostri figli, verificando la “cronologia” dei siti web; insegnategli a non accettare mai di incontrarsi personalmente con chi hanno conosciuto in rete, spiegando loro che gli sconosciuti così incontrati possono essere pericolosi tanto quanto quelli in cui ci si imbatte per strada; leggete le e-mail con i vostri figli, controllando ogni allegato al messaggio; dite loro di non rispondere quando ricevono messaggi di tipo volgare, offensivo o pericoloso e, allo stesso tempo, invitateli a non usare un linguaggio scurrile o inappropriato e a comportarsi correttamente; spiegate ai vostri figli che può essere pericoloso compilare moduli on line e dite loro di farlo solo dopo avervi consultato; stabilite quanto tempo i vostri figli possono passare navigando su Internet; esistono particolari software, facilmente reperibili su internet, che impediscono l’accesso a siti non desiderati (violenti o pornografici per esempio).
I “filtri” possono essere attivati introducendo parole-chiave o un elenco predefinito di siti da evitare. E’ opportuno però verificare periodicamente che funzionino in modo corretto e tenere segreta la parola chiave. E’ disponibile da pochi giorni, l’app del Commissariato Online, sugli store Apple e Play Store, oppure ci si può collegare al sito internet . In questo modo si possono richiedere informazioni e inviare segnalazioni relative a comportamenti ed eventi di varia natura presumibilmente illegale, questo permetterà al Personale della Polizia Postale di verificare la reale illeceità dei fatti rappresentati.
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